Stazione liberty di Ghirla, la ruggine non può vincere

Pressing per tutelare l’antico scalo dei tram: "Pensiline in stile floreale da salvare, gli enti locali ci aiutino"

La vecchia stazione dei tram di Ghirla

La vecchia stazione dei tram di Ghirla

Valganna (Varese), 10 agosto 2020 - Per l’antica stazione di Ghirla è un’occasione per uscire dall’oblio, e gettare la basi per un progetto di riqualificazione per salvare le pensiline corrose dalla ruggine e l’edificio abbandonato da decenni. Il gioiello liberty lungo la tramvia della Valganna, linea costruita nei primi anni del ’900 che collegava Varese a Luino e Ponte Tresa dismessa dal febbraio 1955, è stato inserito tra i Luoghi del cuore del Fai.

Fino al 15 dicembre sarà possibile partecipare al censimento votando sul sito www.fondoambiente.it: la classifica per ora vede al primo posto il castello e parco di Sammezzano, in provincia di Firenze, seguita dal Ponte dell’acquedotto a Gravina di Puglia. La stazione storica di Ghirla è ancora nella parte bassa della classifica, ma tutta la Valganna fa il tifo per il simbolo abbandonato del turismo di inizio Novecento a pochi passi dal laghetto di origine glaciale. "Portare la stazione nella parte alta della classifica servirà per lanciare un messaggio alle istituzioni e agli enti locali", spiega Paolo Ricciardi ( foto ), ideatore del sito internet Valganna.info che da anni sta portando avanti una battaglia per la riqualificazione dell’antico scalo progettato dal maestro Giuseppe Sommaruga. "Ricordo che la stazione è un bene demaniale - prosegue - quindi dello Stato e da moltissimi anni non vengono eseguiti dei lavori di restauro e recupero sia del fabbricato che delle belle pensiline liberty". Raccolgono i voti anche negozi e attività commerciali della zona. Per ora è stata superata quota 600: ne servirebbero almeno duemila. E la mobilitazione rimbalza anche su Facebook, dove è stata aperta la pagina “Prossima fermata: Stazione di Ghirla“.

Intanto la ruggine continua a divorare le antiche pensiline, e le panchine dalla forma che ricorda rami degli alberi sono sempre più bisognose di restauro. Con il tempo aumenta il rischio che il tetto dell’edificio crolli, sui muri si accumulano scritte tracciate dai vandali. Al piano terra, unica traccia di vita, la biglietteria utilizzata dai passeggeri dei bus di Autolinee Varesine, ancora attiva.