Dalla Città giardino all’Italia. L’iniziativa delle Green School, nata nel 2009 sul territorio, si è allargata negli ultimi anni fino a diventare prima di respiro regionale e poi nazionale. La sedicesima edizione che parte con l’anno scolastico 2024/2025 coinvolgerà infatti nove province dal Nord al Centro Italia. Oltre che a Varese quest’anno il programma è attivo ad Aosta, Bergamo, Cagliari, Cremona, Milano, Pesaro Urbino, Sondrio, Venezia e Roma. E proprio la capitale ospiterà il prossimo 10 e 11 ottobre il primo convegno nazionale delle Green School, a cui sarà presente anche la Provincia di Varese, uno dei cinque soggetti promotori insieme ad Agenda21 Laghi, Università dell’Insubria, Cast e il Joint Research Centre della Commissione Europea di Ispra.
"Andremo a Roma e ci sarò anch’io a portare i saluti istituzionali: Questo è un bellissimo riconoscimento", ha detto il presidente della Provincia, Marco Magrini, in occasione della presentazione delle attività dell’anno scolastico appena cominciato. Nel Varesotto quest’anno aderiscono 127 scuole, di cui 16 per la prima volta, per un totale di 25mila studenti. E se si considerano tutte le edizioni i numeri complessivi rendono ancora meglio l’idea dell’importanza del progetto. In quindici anni sono stati infatti raggiunti 803 istituti, 295.021 studenti e 27.788 insegnanti, con l’obiettivo di promuovere buone pratiche legate alla sostenibilità ambientale, partendo proprio dai ragazzi, con iniziative virtuose per ridurre l’impatto sull’ambiente. E quest’anno c’è anche una novità significativa: è stato costituito un patto educativo di comunità per portare gli obiettivi di Green School anche fuori dalle scuole.
All’invito lanciato al territorio hanno risposto 14 partner, tra enti pubblici, privati e terzo settore. Ci sono ad esempio Ats Insubria, Arpa, Camera di Commercio e Confindustria. "L’obiettivo – ha detto Elena Maggi dell’Università dell’Insubria – è far sì che il cambiamento culturale che dalle scuole si è già trasferito alle famiglie possa trasferirsi ulteriormente a tutto il territorio col supporto delle istituzioni". E il presidente della Provincia Magrini ha lanciato l’invito ad estendere anche ai Comuni l’adesione al patto educativo, a partire da Masciago Primo di cui è sindaco. Il patto si configura come uno strumento di partecipazione e co-progettazione per promuovere il metodo "Green School" attraverso un’alleanza educativa stabile. Lorenzo Crespi