Profughi in arrivo: summit col prefetto

Il tema dell’accoglienza al centro dell’incontro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza

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di Lorenzo Crespi

Il tema dell’accoglienza dei profughi ucraini in arrivo sul territorio è stato al centro dell’incontro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è svolto ieri in videoconferenza. I lavori sono stati coordinati dal nuovo prefetto Salvatore Pasquariello, che si è insediato nella Prefettura di Varese solo pochi giorni fa. Tra i partecipanti oltre ai componenti consueti (presidente della provincia, sindaco e i vertici di carabinieri, polizia e Guardia di finanza) c’erano anche i rappresentanti dell’Esercito, degli enti locali, delle istituzioni religiose, scolastiche e sanitarie, proprio in virtù dell’argomento al centro del tavolo, che coinvolge una moltitudine di soggetti e realtà nel Varesotto. Il primo punto emerso è la necessità di istituire un centro di coordinamento tra tutti questi enti, che coinvolga anche un rappresentante dell’Ambasciata ucraina in Italia, al fine di coordinare le attività legate all’accoglienza. Nell’immediato saranno tre gli obiettivi da perseguire: far emergere le presenze che in questi giorni sono state ospitate grazie alla disponibilità del terzo settore e della rete parentale della comunità ucraina già presente sul territorio; consentire tutti gli adempimenti necessari sia sotto il profilo sanitario che per ogni altra esigenza e fornire a quanti sono in viaggio o arriveranno le istruzioni di base per poter usufruire al meglio dell’accoglienza nei centri di accoglienza straordinaria; implementare il sistema di accoglienza tramite la rete CasSai e tramite gli accordi da stipulare con i comuni. Inoltre sul fronte della prima accoglienza si è ragionato sulla possibilità di costituire un grande centro di raccordo che fungerà da struttura temporanea dove ospitare i rifugiati ucraini in attesa di essere trasferiti presso i luoghi di accoglienza. Uno spazio in cui sarà effettuato lo screening sanitario sulla base di un protocollo stilato da Ats Insubria: ci sarà anche un centro idoneo ad accogliere eventuali soggetti positivi al Covid per la quarantena. Saranno inoltre garantiti servizi di mediazione linguistica e culturale. La prossima settimana saranno discusse le modalità di attuazione dell’accoglienza a scuola degli studenti ucraini esuli.