Varese, matrimonio neonazista a Palazzo Estense: bufera in Comune

Cori e saluti romani al termine del rito civile officiato da Alessandro Limido, delegato dal sindaco, condannato lo scorso novembre per apologia del fascismo.

Palazzo Estense, sede del Comune di Varese

Palazzo Estense, sede del Comune di Varese

Varese - Saluti romani e slogan fascisti nella sala matrimoni di Palazzo Estense, sede del Comune di Varese.

E’ bufera nella città ai piedi delle Prealpi, storica culla della Lega oggi guidata dal centrosinistra, con il sindaco Pd Davide Galimberti al secondo mandato. Il fatto incriminato è avvenuto sabato scorso, 3 febbraio, al matrimonio civile di un militante della comunità Dodici Raggi di Azzate, associazione che si ispira apertamente al nazismo, più volte al centro delle cronache, da ultimo lo scorso 25 Aprile quando alcuni militanti irruppero alle celebrazioni per la Liberazione

A celebrare l’unione tra il militante e la fidanzata è stato Alessandro Limido, il 44enne leader di Do.Ra condannato lo corso novembre a 6 mesi di reclusione per apologia di fascismo. Incaricato come da prassi dal sindaco Galimberti, con fascia tricolore d’ordinanza sopra il bomber nero anch’esso d’ordinanza, seppur ben diversa, Limido ha celebrato il matrimonio e dopi il fatidico “sì” sono partiti cori fascisti e saluti romani. Inutile dire, infatti, che gli invitati erano praticamente tutti militanti o simpatizzanti di Do-Ra. Lo stesso sposo, uscendo sul balcone che fu di Francesco III d’Este insieme alla sposa, ha salutato gi amici-camerati con il braccio teso.