Vergiate, 28enne trovato sul Sempione: "La verità dall'autopsia"

Manuel è stato travolto nel posteggio fuori da un locale: parlano i familiari

I carabinieri. Nel riquadro, la vittima

I carabinieri. Nel riquadro, la vittima

Cardano al Campo (Varese), 23 maggio 2018 - Avrebbe potuto essere solo un fine serata tumultuoso, con una rissa dopo il relax in discoteca con gli amici di sempre e qualche livido in volto, rimediato per aver cercato di impedire a due contendenti di prendersi a cazzotti, ma purtroppo è andata nel peggiore dei modi. A spiegare cosa abbia effettivamente provocato la morte di Manuel Cantisani, 28enne di Cardano al Campo trovato in fin di vita nel posteggio di una discoteca di Vergiate, alle 4 del mattino di domenica, e poi morto in ospedale a Varese per gravi politraumi, sarà l’autopsia. A disporla è stata la Procura di Busto Arsizio, anche se una data certa fino a ieri sera non c’era. Mentre si attende che gli accertamenti medico legali stabiliscano quale tipo di trauma e di quale intensità abbia ucciso il 28 enne il giorno immediatamente seguente al suo compleanno, gli inquirenti continuano il loro certosino lavoro di ricostruzione. <

Di certo si sa che il 28enne e alcuni amici hanno trascorso la nottata in una discoteca del Novarese, a Castelletto Ticino, per po essere coinvolti in un litigio scoppiato appena fuori dal locale e, in seguito, proseguito prima del rientro a casa, sulla strada del Sempione. Le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Varese, inizialmente avviate per quello che sembrava essere l’investimento da parte di un pirata della strada, sono partite proprio dalla telefonata arrivata al 112 da parte di alcuni giovani in uscita dalla discoteca di Vergiate, a una manciata di metri dal luogo del ritrovamento di Cantisani. Non si sa se tra loro vi fosse, almeno inizialmente, anche qualche amico del 28enne, oppure se il ragazzo è stato lasciato solo, agonizzante sull’asfalto. I primi accertamenti degli investigatori, coordinati dalla Procura di Busto Arsizio, hanno ricostruito come una violenta discussione nata sulla via del ritorno dal Novarese, forse per una rispostaccia data da un amico di Cantisani alla fidanzata di un altro, sarebbe proseguita con toni sempre più alti, a Vergiate.

Nel parapiglia - alcuni testimoni riferirebbero di schiaffoni e insulti proseguiti per oltre trenta minuti - Cantisani avrebbe tentato di mettersi in mezzo tra due suoi amici, venendo spintonato a terra. A quel punto, forse nel tentativo di lasciare il luogo della lite, uno dei presenti sarebbe salito in auto fuggendo via a tutta birra, travolgendolo in pieno. Riverso a terra, in fin di vita, quando Manuel Cantisani è arrivato in ospedale per lui non c’è stato nulla da fare. La svolta sarebbe stata data dalle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza, che potrebbero aver ripreso quanto avvenuto nel posteggio dove il 28enne è stato trovato, inchiodando alle sue responsabilità l'investitore, già identificato insieme a tutti gli altri. Per lui l’accusa, ad oggi, è omicidio stradale. Le indagini, però, proseguono per accertare eventuali altre responsabilità.