L’inceneritore e il suo impatto "È un’indagine da aggiornare"

Sì unanime del Consiglio alla mozione che chiede uno studio epidemiologico più dettagliato

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di Rosella Formenti

Approvata all’unanimità dal consiglio comunale la mozione presentata da Popolo, Riforme e Libertà e sottoscritta da Pd e Progetto in Comune con cui si chiede di aggiornare e implementare l’indagine epidemiologica sugli effetti sulla salute della presenza dell’inceneritore in via Arconate, a Busto Arsizio. Un primo studio, non completo, risale al 2016 ed era stato realizzato da Ats Insubria e Ats Milano Città Metropolitana, già allora erano emersi datti allarmanti, un’analisi comunque da completare. L’altra sera la decisione unanime dei consiglieri, segnale molto importante per il Comitato No Inceneritore, per il quale l’impianto resta da chiudere e che ha sempre considerato una priorità, sollecitandolo, lo studio sulla salute della popolazione nell’area che da oltre mezzo secolo convive con l’impianto di incenerimento, ex Accam, oggi gestito da Neutalia.

"L’approvazione all’unanimità – dice Emanuele Fiore, consigliere comunale (Popolo Riforme e Libertà) e tra gli esponenti del Comitato – è un risultato che definisco epocale. Dopo 6 anni siamo riusciti a riportare in consiglio comunale il tema della salute e con un passaggio ben preciso, a favore dell’indagine epidemiologica. Un risultato che è frutto della collaborazione di tanti, davvero è stato un lavoro corale per il quale ringrazio i cittadini che si sono spesi sostenendo il Comitato No Inceneritore nell’impegno, ringrazio le associazioni e i professionisti che hanno offerto la loro collaborazione, ringrazio tutti i consiglieri comunali e il sindaco Emanuele Antonelli che si è attivato con le Ats competenti e Neutalia per dare avvio ai lavori". Proprio il primo cittadino ha spiegato che a dicembre si è tenuto un incontro tra le Ats e Neutalia e sono stati concordati i passaggi che porteranno alla stesura del protocollo d’indagine da condividere con Neutalia, i sindaci dei comuni del territorio e i rappresentanti dei Comitati. La conclusione dell’indagine è prevista entro l’estate 2023, nel percorso sarà coinvolto un esperto della materia, come richiesto dal Comitato No Inceneritore, il professor Paolo Crosignani. Per il Comitato con l’approvazione all’unanimità della mozione "si è fatto un primo importante passo per conoscere quanto cinquant’anni di inceneritore abbiano influito sulla nostra salute e sull’ambiente che abbiamo intorno, i risultati saranno utile e determinante condizione per capire la compatibilità per il proseguimento dell’attività dell’impianto".