"La mia disavventura con la sanità in Campania"

In vacanza Katia Gagliardi ha un incidente e si rompe l’omero: "L’ambulanza è arrivata dopo due ore"

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Vero che la sanità in parecchie zone del meridione è messa davvero male, ma la testimonianza di una donna di Santo Stefano Ticino, coinvolta in una brutta avventura, evidenzia l’aspetto umano del personale sanitario, capace di far passare in secondo piano gli aspetti negativi. Katia Gagliardi (foto), maestra alle scuole Aldo Moro di Corbetta – e autrice di una canzone, nei mesi caldi della prima ondata di Covid, dedicata ai medici del Fornarolo – si trovava a Castel Volturno per alcuni giorni di vacanza quando un incidente le ha provocato una brutta frattura all’omero. Tanto dolore, ma allo stesso tempo anche tanta speranza. Siamo in provincia di Caserta dove i problemi sono enormi. E infatti, tutto sembrava mettersi proprio male per la stefanese. Dopo l’incidente ecco il primo imprevisto. "L’attesa per l’arrivo di un’ambulanza è durata oltre due ore – ha spiegato – nel frattempo stavo letteralmente morendo dal dolore. Mi è stato spiegato che non c’erano mezzi a disposizione e quello che avevano inviato per il mio incidente è stato dirottato per l’annegamento di un bambino".

Katia finisce in ospedale e al pronto soccorso comincia un’altra attesa di ore. Insomma, tra scarsità di mezzi e attese interminabili sembrava proprio l’inizio di un calvario. Invece la sanità campana ha dimostrato che a volte l’umanità del personale medico e infermieristico è quella che fa la differenza e fa dimenticare le ambulanze che non ci sono e le attrezzature scadenti. "Sono stata presa in carico da personale stupendo – continua – vorrei ringraziare il medico che mi ha operata. Arrivato al pronto soccorso mi ha appoggiato la mano sulla spalla e con l’altra mi ha asciugato le lacrime trasmettendomi sicurezza". Ora comincerà una lunga riabilitazione al nord, spesso criticato, ma dove i mezzi ci sono. G.M.