Varese, 21 anni di Insubria e la crescita non si arresta

Inaugurato l’anno accademico con l’annuncio di importanti cambiamenti. Nel 2020 un edificio da 1.200 posti e una maxi biblioteca. Piani per 32 milioni

Laurea honoris causa al maggiore Gerardo Severino della Guardia di finanza

Laurea honoris causa al maggiore Gerardo Severino della Guardia di finanza

Varese, 16 novembre 2019 - Un ateneo che cresce e investe sul futuro. L’Università dell’Insubria ha celebrato l’inaugurazione del suo ventunesimo anno accademico, con uno sguardo proiettato verso un domani che vuole essere sempre più roseo. Lo dimostra in modo chiaro la relazione del direttore generale Marco Cavallotti, che ha annunciato investimenti per 32 milioni di euro nel prossimo quinquennio. «A partire dal 2020 – ha detto dal palco – a Varese nascerà un nuovo edificio dedicato agli studenti, che conterrà oltre 1.200 posti in aula, più di 200 posti studio, una biblioteca di 1.000 metri quadri e uno spazio ristoro-mensa di oltre 500». A Como invece aprirà un nuovo University Point.

Il rettore Angelo Tagliabue si è soffermato sui risultati raggiunti nel primo anno di governance. «I nostri laureati trovano un’occupazione entro un anno e hanno uno stipendio medio più elevato della norma». Poi una riflessione sul ruolo degli accademici: «Abbiamo la fortuna di fare il lavoro più bello del mondo, cioè quello di formare i giovani. Ma mai smettere di imparare». Il cerimoniale della mattinata si è aperto con l’ingresso in un’aula magna gremita di un corteo formato da circa 50 professori in toga. Dal palco ha portato i suoi saluti il sindaco Davide Galimberti. «Varese – ha detto – continua a credere in questa istituzione che ha saputo cogliere le risposte di questo territorio. Gli investitori vogliono venire in città perché vedono nell’ateneo una grande crescita». Quindi spazio a una rappresentante degli studenti, Anna Maria Caspani, che ha portato la voce degli oltre 11mila iscritti all’Insubria.

A scandire la mattinata la consegna di due onorificenze, a partire dalla Rosa Commacina, tradizionale riconoscimento a personaggi che hanno svolto importanti attività per il territorio e l’università. Il premiato è stato l’avvocato Marco Ascoli, per il suo impegno nella Fondazione Giacomo Ascoli che opera a supporto dei bambini affetti da malattie oncoematologiche. L’ateneo ha poi assegnato una nuova laurea honoris causa in Scienze e tecniche della comunicazione a Gerardo Severino, commendatore della repubblica e direttore del Museo storico della Guardia di Finanza. «Un premio assegnato – così recita la motivazione – per aver documentato la storia di numerosi finanzieri che, all’epoca della Seconda Guerra Mondiale, agirono anche sul territorio insubrico, tra Varese e Como, e in alcuni casi si sacrificarono per salvare altre vite in un periodo di guerra civile in Italia». Severino ha tenuto una lectio magistralis incentrata proprio sul ruolo del Museo storico. Infine il professor Daniele Cassani ha svelato il nome del vincitore della prima edizione del premio internazionale Riemann Prize. È il matematico australiano-statunitense Terence Tao, che farà visita a Varese nell’autunno del 2020 per ricevere il riconoscimento, una scultura di Marcello Morandini.