Gallarate, famiglie sinti per un mese in albergo

La soluzione individuata nel vertice in Prefettura

Incontro in Prefettura a Varese per il caso sinti

Incontro in Prefettura a Varese per il caso sinti

Gallarate (Varese), 1 dicembre 2018 - Vertice in Prefettura ieri a Varese. A tavolo convocato a Villa Recalcati dal prefetto Enrico Ricci il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, l’avvocato Pietro Romano con una delegazione dei sinti del campo in via Lazzaretto e Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’Associazione nazione Rom che sta seguendo la vicenda gallaratese.

Un confronto sulle proposte arrivate proprio da Zuinisi che riguardano la disponibilità di fondi europei e la possibilità di sostenere progetti di inclusione abitativa. Dopo l’incontro è arrivata la svolta: le famiglie che avevano trascorso la notte ancora al campo (solo una aveva accettato la sistemazione nella tenda di via Pacinotti) per 30 giorni saranno ospitate in un albergo a Somma Lombardo. Ieri pomeriggio i funzionari comunali sono tornati al campo in via Lazzaretto, hanno relazionato sull’incontro a Varese e hanno cominciato a raccogliere le adesioni dei sinti per la sistemazione temporanea in albergo. Cassani ha ribadito il termine dei 30 giorni per l’accoglienza nella struttura alberghiera, una scadenza che invece per l’avvocato Pietro Romano non è perentoria. Secondo il legale nelle direttive ministeriali non è indicato il termine per l’assistenza. Dopo l’incontro il sindaco ha detto: «Il rappresentante dell’associazione nazione Rom ci ha illustrato i fondi europei che sarebbero a disposizione, valuteremo e poi faremo sapere, ma sia ben chiaro che lo sgombero va avanti». Quanto alle voci di frizioni dentro la maggioranza di Palazzo Borghi, il primo cittadino ha respinto nel modo più assoluto che ci siano contrasti. «La maggioranza è d’accordo nel ripristinare la legalità», ha ribadito. Critico il Pd che con il capogruppo in consiglio comunale Giovanni Pignataro domanda: «Valeva la pena fare un’azione di forza di questo genere o valeva la pena trovare una soluzione di buon senso e più umana?».

L’altra mattina in visita al campo era arrivato il prevosto monsignor Riccardo Festa, accompagnato dai volontari di Acli e Caritas che in questi anni hanno assicurato sostegno alle famiglie più in difficoltà. La vicenda dello sgombero e della sistemazione in albergo per i sinti ha intanto “scatenato” i commenti sui social, pro e contro. Chi sostiene l’operato di Cassani e chi invece chiede più umanità.