Varese, protestano per il freddo: sospesi 76 allievi dell’Isis

Dopo la risoluzione del guasto al Newton il preside ha chiesto di rientrare in aula. Parte degli studenti ha occupato il corridoio e si è abbandonata a vandalismi

Una manifestazione di protesta contro i caloriferi mal funzionanti (Foto d’archivio)

Una manifestazione di protesta contro i caloriferi mal funzionanti (Foto d’archivio)

Varese, 10 gennaio 2020 - La caldaia che smette di funzionare, le aule che restano al freddo e la protesta degli studenti che monta, fino a un provvedimento drastico preso dalla dirigenza scolastica. Quella di mercoledì all’Isis Newton di Varese non è stata una mattinata facile. Tutto è iniziato alle 8, quando l’impianto termico dell’istituto è andato in blocco. Sono stati avvisati i tecnici della Provincia, che sono intervenuti intorno alle 9.30. Il problema è stato risolto e nell’arco di un paio d’ore la caldaia ha ripreso il suo funzionamento. Nel corso della mattinata i rappresentanti degli studenti hanno chiesto comunque al dirigente scolastico la sospensione delle lezioni. "Un fatto possibile solo in casi straordinari – spiega il preside Daniele Marzagalli – ma visto il pronto intervento dei tecnici il problema ormai non sussisteva più". I ragazzi sono stati quindi invitati a fare ritorno nelle loro classi, dove nel frattempo la temperatura era risalita, dai 17,7 gradi nei locali affacciati su via Zucchi fino ai 21 gradi delle aule esposte a sud.

Delusi dal mancato accoglimento della propria richiesta gli alunni hanno reagito con una prova di forza. Mentre il dirigente era occupato a girare per le aule per controllare le temperature un’ottantina di studenti hanno inscenato una protesta, occupando il corridoio. Attimi concitati in cui, secondo la ricostruzione, sono state danneggiate alcune pareti nei pressi dell’ufficio del dirigente. È stata anche spaccata la maniglia di una porta e gli spazi sono stati riempiti di rifiuti. Un comportamento a cui la direzione scolastica ha reagito disponendo la sospensione di tutti coloro che in quel momento erano fuori dall’aula in modo ingiustificato. 76 i ragazzi coinvolti, che faranno ritorno a scuola solo lunedì dopo tre giorni di lezioni saltate.

«Chi sarà individuato come responsabile dei vandalismi – sottolinea Marzagalli – sarà sanzionato dal punto di vista disciplinare". Alla base del comportamento degli studenti la frustrazione per un malfunzionamento cronico dell’impianto, che più volte ha colpito la scuola di recente. "Il Newton è uno dei 31 istituti su cui interverremo nei prossimi tre anni – spiega il consigliere provinciale all’edilizia scolastica Corrado Canziani – sono già in corso lavori per la messa in sicurezza strutturale per 1 milione e 600mila euro. Tra aprile e settembre interverremo proprio sulle centrali termiche della scuola, con un investimento di 438mila euro". Intanto il consigliere provinciale del Pd Giacomo Fisco propone di costituire urgentemente una commissione speciale sullo stato degli edifici scolastici di gestione della Provincia.