Emergenza organico nelle Rsa del Varesotto: "I novemila addetti sono insufficienti"

L’allarme arriva da Uneba che rappresenta anche. Rsd e strutture per minori

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"Servono più infermieri alle Rsa e alle strutture residenziali per garantire assistenza agli anziani non autosufficienti e alle persone con disabilità". La richiesta porta la firma della sezione provinciale varesina di Uneba, associazione che rappresenta Rsa, Rsd e strutture per minori. Un appello territoriale che segue quello lanciato a livello nazionale al Governo per denunciare quella che è ormai una vera emergenza di organico per tante strutture.

Sul territorio attualmente mancano circa 2 infermieri ogni 100 ospiti. Uneba nel Varesotto conta 45 enti associati, con 7.200 posti letto nelle Rsa, 550 ospiti nelle case albergo e 5.800 utenti del servizio di assistenza domiciliare integrata. Sono circa 9mila gli addetti attivi in provincia. Un numero non sufficiente per le necessità assistenziali delle strutture: ecco perché Uneba chiede che vengano aumentati i posti nei corsi di laurea infermieristica.

Il Comune di Varese ha voluto fare da megafono all’appello dell’associazione, ospitando a Palazzo Estense i responsabili di alcune strutture. "Abbiamo voluto dare risalto all’iniziativa sperando che qualcuno dei parlamentari del territorio raccolga questa istanza", sottolinea Guido Bonoldi, consigliere comunale delegato alla Sanità. Nell’attesa che nuove norme consentano di incrementare l’organico, alcune Rsa hanno messo in campo misure sperimentali: è il caso della Fondazione Molina di Varese: "Negli scorsi mesi abbiamo assunto sei giovani infermieri del Paraguay – spiega il presidente Carlo Maria Castelletti – Hanno un’ottima preparazione e sono stati per noi un valore aggiunto".

Lorenzo Crespi