Educare alla legalità. Ecco Ragazzi on the road

Il progetto realizzato da un’associazione con la Prefettura e i Comuni. Sul campo si sperimenta il lavoro di forze dell’ordine e soccorritori.

Per due fine settimana si sono messi nei panni delle forze dell’ordine e dei soccorritori e hanno scoperto il dietro le quinte delle istituzioni, dai Comuni fino alla Prefettura. La seconda edizione di On the Road, progetto di educazione alla strada e alla legalità, ha coinvolto sul territorio provinciale 21 giovani dai 16 ai 20 anni di età nei weekend del 15-17 e 22-24 marzo.

Besano, Busto Arsizio, Cavaria con Premezzo, Ferno, Saronno, Sesto Calende, Somma Lombardo e Varese i comuni coinvolti.

I Ragazziontheroad (dal nome dell’omonima associazione promotrice dell’iniziativa), “trasformati“ dall’educazione reale e senza filtri, appresa direttamente sulla strada, hanno fatto tesoro della particolare esperienza vissuta.

Lo hanno spiegato nell’incontro conclusivo che si è svolto al termine delle due settimane di attività. I giovani si sono detti cambiati, maturati, più coscienti e sensibili ai temi riguardanti la prevenzione, che hanno appreso sul campo. "Quando un agente di polizia locale ti ferma, ha l’obiettivo di prevenire una potenziale drammatica situazione, ho visto con i miei occhi le conseguenze dell’uso di alcol o sostanze stupefacenti alla guida, ma anche dell’elevata velocità nel centro urbano. Ho compreso che sono schierati per la nostra prevenzione", ha raccontato uno di loro.

Tra i luoghi oggetto delle attività anche l’aeroporto di Malpensa e i valichi doganali. In molti si sono sentiti valorizzati e trattati da adulti dalle forze dell’ordine, le istituzioni e gli enti che li hanno accolti. "Al loro fianco nel corso dei posti di controllo sentivo di far parte della squadra, di poter anche io dare il mio aiuto per migliorare le cose, insieme ai miei colleghi", il racconto di un altro ragazzo.

Visto il buon esito, l’iniziativa, regolata a Varese da uno specifico protocollo prefettizio, sarà replicata anche l’anno prossimo, aumentando il numero di Comuni e studenti coinvolti.

"Ringrazio i ragazzi perché hanno permesso alle Istituzioni di essere al loro servizio in modo diretto e costruttivo, da educatori. Siamo a fianco dei ragazzi per educarli, per tirare fuori da loro il meglio", ha dichiarato il prefetto Salvatore Pasquariello.