Coronavirus a Varese, discesa continua ma lenta. Luino e Cittiglio Covid free

I dati dell’Asst dei Sette Laghi: letti occupati più che dimezzati rispetto a metà novembre, strada verso la “normalità” ancora lunga

Sabina Campi, responsabile di Areu Varese, riceve il vaccino

Sabina Campi, responsabile di Areu Varese, riceve il vaccino

Varese, 29 dicembre 2020La discesa continua, ma il numero dei ricoverati Covid nelle strutture dell’Asst dei Sette Laghi è ancora alto. Dopo che lo scorso 18 novembre è stato raggiunto il picco di 642 pazienti è iniziato il lento calo, fino ad arrivare a toccare quasi quota 300. Il dato aggiornato a ieri è di 311 degenti positivi al coronavirus, una quota comunque più alta rispetto a quella della prima ondata. Di questi sono 18 i ricoverati in terapia intensiva. Ci vorrà ancora del tempo per tornare alla normalità, ma intanto il numero degli altri degenti continua a salire: ieri i pazienti no Covid erano 507, con un aumento giornaliero di 33, a fronte di una diminuzione di 14 pazienti Covid.

Dal 12 ottobre sono stati in totale 2.253 i positivi assistiti. All’Ospedale di Circolo restano dedicati al coronavirus l’Hub Covid, la Pneumologia, tre terapie intensive, le Malattie infettive e una sezione dell’hospice. All’ospedale Del Ponte ci sono una sezione di Pediatria e una di Ostetricia e Ginecologia dedicate al Covid, a cui si sommano tutto l’ospedale di Angera e una cinquantina di posti letto al Galmarini di Tradate. Covid free invece Cittiglio e Luino, così come Cuasso al Monte, vuoto da qualche settimana. La situazione nell’Asst si evolve in base al piano di riconversione Covid, che ha visto nelle ultime settimane le riaperture di alcuni posti letto di Internistica e Chirurgia. A questo piano se ne affianca un altro, che è quello studiato in previsione di una possibile terza ondata, organizzato in maniera modulare come già accaduto nelle precedenti fasi della pandemia. L’Asst è dunque pronta a rispondere all’eventuale risalita della malattia.

L’obiettivo è quello di fare tesoro dell’esperienza del 2020 per poter far fronte alle esigenze di cura dei pazienti Covid senza dover ridurre l’attività chirurgica. In quest’ottica sarà fondamentale anche l’arrivo di nuovi infermieri, che l’azienda punta ad assumere nelle prime settimane del nuovo anno. Intanto si è accesa una luce di speranza in vista del lavoro che attende gli operatori sanitari nei prossimi mesi. Domenica l’ospedale di Circolo ha ospitato la prima giornata di somministrazione dei vaccini antiCovid, in contemporanea con tutta Europa. È stato molto più di un momento simbolico, con i primi 50 operatori sanitari che si sono sottoposti al vaccino. Tra di loro anche Francesco Dentali, direttore dell’Hub Covid dell’Ospedale di Circolo. "L’arrivo dei vaccini non è la fine dell’emergenza – ha detto – manteniamo tutti una gran prudenza in questi mesi, perché ci vorrà ancora del tempo per uscirne. Questo non è il momento di abbassare la guardia". Il direttore generale dell’Asst Gianni Bonelli ha definito un orgoglio e una grande responsabilità il fatto di essere protagonisti dell’avvio della campagna vaccinale. "Lo dobbiamo – ha detto – ai pazienti affetti da Covid che abbiamo ricoverato negli ultimi due mesi e a tutti gli altri. E a quelli per i quali i nostri sforzi sono stati vani, e ai loro cari, che hanno trascorso queste feste con un lutto nel cuore. Per tutti loro, per tutti noi, siamo pronti a fare, ancora una volta, del nostro meglio". Ieri intanto in provincia di Varese sono stati 101 i nuovi positivi.