Corpo di una donna riaffiora dalle acque del lago Maggiore

La corrente l’ha trasportata dalla Svizzera fino alla sponda lombarda del Verbano

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Tragedia ieri nel tardo pomeriggio nelle acque del lago Maggiore: nel tratto tra Maccagno e Pino con Veddasca alcuni passanti hanno notato un corpo affiorare e subito hanno lanciato l’allarme con la richiesta di soccorsi. Sul posto intorno alle 17,45 sono arrivati gli specialisti dei vigili del fuoco del soccorso acquatico con due mezzi, un gommone e una pilotina. I soccorsi sono stati inutili, il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatare il decesso della persona, una donna di età apparente tra i cinquanta e sessanta anni, la cui identità era sconosciuta.

In serata i carabinieri di Luino stavano ancora raccogliendo elementi per ricostruire l’accaduto, nello stesso tempo avevano avviato contatti con la sponda piemontese del Verbano e anche con la vicina Svizzera, da cui non si escludeva potesse essere stata trascinata la donna dalle acque del lago fino a Maccagno.

Esclusa da un primo esame del cadavere l’ipotesi di una morte violenta, non c’erano segni che potessero far sospettare l’intervento di terzi, quindi la donna potrebbe essere stata vittima di un malore in acqua o forse un gesto volontario. Elementi importanti potrebbero arrivare da segnalazioni che riguardano persone scomparse, non solo in territorio italiano ma anche dal confinante territorio elvetico.

R.F.