Cislago, fuga e schianto dopo lo spaccio. Scovato il proprietario dell’auto

Il prestanome risponderà di simulazione di reato: aveva denunciato il furto poche ore dopo l’incidente

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Cislago (Varese), 29 maggio 2022 -  II fatti risalgono allo scorso 24 aprile. Quando gli agenti del commissariato di polizia di Busto Arsizio notano una Bmw nelle vicinanze dei "boschi dello spaccio" di Castellanza. Alla vista della pattuglia il conducente si dà alla fuga: inizia così un inseguimento che termina a Cislago, dove l’auto viene trovata incidentata contro un guardrail senza persone a bordo. Grazie alle impronte digitali gli agenti riescono a rintracciare il pusher che si trova alla guida: un marocchino di vent’anni, senza fissa dimora, che denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Per risalire al proprietario della Bmw bastano invece alcuni accertamenti: si tratta di un pregiudicato italiano residente a Milano. L’uomo deve rispondere adesso di simulazione di reato, dato che aveva denunciato il furto della Bmw poche ore dopo l’incidente ma riferendo circostanze di tempo e luogo incongrue.

Non è il primo caso, quello accertato dalla polizia: si tratta ormai di un collaudato copione delinquenziale in base al quale vetture di grossa cilindrata formalmente intestate a italiani, dei veri e propri prestanome, a volte con la fedina immacolata ma non sempre, vengono date in prestito a pusher nordafricani che le usano per raggiungere i boschi dello spaccio e sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine. Quando l’auto deve essere abbandonata, a causa di un inseguimento o di un incidente, il prestanome si affretta a denunciarne il furto, ovviamente mai avvenuto. E lì cominciano i guai.