Busto Arsizio (Varese) – Immediata la risposta da parte dell’assessore alle Politiche educative Daniela Cerana alla lettera inviata dal Coordinamento dei rappresentanti dei genitori degli alunni delle scuole primarie di Busto Arsizio che hanno protestato per l’aumento previsto per il prossimo anno del pranzo in mensa per i loro figli (da 5,80 euro a 6,30 senza lo sconto del 50% per il secondo figlio).
Le famiglie hanno chiesto interventi da parte dell’Amministrazione comunale per rivedere il costo del servizio, più caro anche rispetto ad altre città come Varese, Gallarate, Castellanza perché l’incremento sarebbe davvero pesante per i nuclei familiari con più di un figlio iscritto; e nello stesso tempo per fissare al più presto una riunione, annunciata dal sindaco Emanuele Antonelli per luglio, dove fare il punto prima della fine dell’anno scolastico. L’assessore Cerana ha inviato una lettera alle famiglie degli alunni in cui le informa come il Comune procederà.
Scrive l’assessore: "Dovendo stimare e quantificare l’impatto delle risorse economiche da stanziare, si chiede la collaborazione alla famiglie nell’inserire la dichiarazione Isee in corso di validità nella domanda di iscrizione. Solo successivamente, con i dati in nostro possesso, sarà fissata la data dell’incontro con i genitori". Quindi Cerana ribadisce: "L’obiettivo primario è sostenere le famiglie in condizione di vulnerabilità economica e facilitare l’accesso al servizio, rispondendo ai bisogni di conciliazione vita-lavoro dei genitori, laddove il servizio mensa è ricompreso nel “tempo scuola”".