L'italiano Abagnara comandante Unifil, 'pace e stabilità'

Il generale assume l'incarico, fiducia nell'Onu e caschi blu

Il generale assume l'incarico, fiducia nell'Onu e caschi blu

Il generale assume l'incarico, fiducia nell'Onu e caschi blu

"Continueremo a lavorare per la pace e la stabilità". Con queste parole il generale Diodato Abagnara ha preso ufficialmente il comando dell'Unifil, la missione delle Nazioni Unite nel sud del Libano. E' il quinto italiano nella quasi cinquantennale storia dell'organizzazione a prendere la guida dei quasi 10 mila militari che compongono la forza di interposizione.

Un ruolo di grande impegno soprattutto in un momento storico come quello attuale, con l'intera regione alle prese con una "fragile stabilità". "Conto sulla piena collaborazione della famiglia delle Nazioni Unite - le parole del generale -, sul contributo dei singoli Paesi e soprattutto sulla capacità dei caschi blu di poter applicare la risoluzione 1701 nel migliore dei modi".

Il nuovo comandante ha preso l'incarico dalle mani del suo predecessore, lo spagnolo Aroldo Lázaro Sáenz, durante la cerimonia ufficiale che si è tenuta nel quartier generale dell'Unifil a Naqura, alla presenza delle massime cariche militari e politiche del Paese, oltre al capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano che, dal 2014 al 2016, ha già guidato la missione Onu.

"Il contingente italiano - ha concluso Abagnara - svolge un ruolo fondamentale, garantendo pace e stabilità in una particolare terra che è molto amata e stimata".