
Il Tribunale della Libertà di Bologna impone il braccialetto elettronico a Chiara Petrolini, accusata di omicidio.
Chiara Petrolini deve rimanere agli arresti domiciliari nella casa di Traversetolo (Parma), ma le va applicato anche il braccialetto elettronico. È questa la decisione del tribunale della Libertà di Bologna per la 21enne, accusata di omicidio e soppressione di cadavere dei due figli neonati. I giudici hanno quindi parzialmente riformato l'ordinanza del Gip di Parma in senso più restrittivo, ma non hanno accolto l'appello della Procura che aveva chiesto il carcere. In ogni caso, la modifica della misura non è esecutiva fino ad eventuale pronuncia della Cassazione, in caso di ricorso del difensore, avvocato Nicola Tria.