Twitter, Elon Musk al contrattacco: denuncia il social che gli aveva fatto causa

Per il mancato acquisto si annuncia una battaglia stellare in tribunale, con il patron Tesla che punta sempre sulla mancanza di trasparenza sul numero di bot, account spam e falsi

Si annuncia una guerra stellare in tribunale tra Elon Musk e la proprietà di Twitter sulla compravendita saltata, per volontà del magnate americano, del social.

Una battaglia legale che non sarà nè rapida nè indolore. Musk ha, infatti, deciso di rispondere alla causa lanciata dal social media per costringerlo a concludere l'acquisto da 44 miliardi dollari presentando una sua denuncia.Il suo contrattacco è contenuto in un documento di quasi 200 pagine nel quale il patron di Tesla difende la sua scelta di ritirarsi.

La notizia non è ancora ufficiale ma fonti informate hanno riferito al Wall Street Journal che le argomentazioni per il contrattacco sono le stesse che il patron di Tesla ha indicato come le ragioni della sua retromarcia: Twitter non è stata trasparente sul numero di bot, account spam e falsi.

Per rendere ancora più efficaci le sue ragioni pare che nella denuncia Musk abbia addirittura voluto inserire una celebre citazione dell'oracolo Warren Buffet che suona più o meno così: "Solo quando la corrente si ritira, si scopre chi ha fatto il bagno nudo".

La causa sarebbe stata depositata poche ore dopo la convocazione del processo per il 17 ottobre in Delaware, mentre il 13 settembre è stato fissato il voto degli azionisti. sulla proposta. Nelle intenzioni di Twitter il processo dovrebbe durare soltanto cinque giorni e finire con l'ordine del tribunale al miliardario di tenere fede ai patti.

Il social di San Franciso è in difficoltà dopo che i dati della trimestrale hanno mostrato un rosso da 270 milioni di dollari su ricavi in calo dell'1% a 1,18 miliardi di dollari, sotto le attese degli analisti. È probabile che a pesare sui conti sia proprio Musk e il suo ritiro dall'accordo,.

Per molti analisti  i risultati deludenti sono la conferma di quanto il patron di Tesla va dicendo da mesi e potrebbero addirittura rivelarsi un'arma da sfoderare in tribunale per difendere il suo passo indietro. Altri invece danno ragione a Twitter: gli inserzionisti hanno frenato gli acquisti di spazi perché preoccupati da una possibile acquisizione di Musk, contrario alla pubblicità e intenzionato ad allentare i controlli sui contenuti postati.

Intanto l'uomo più ricco del mondo a postare i suoi cinguettìi provocatori. "Tesla + Twitter -> Twizzler", ha twittato ironizzando sul fatto che l'unione della sua azienda con il social media sarebbe "meglio" di uno degli snack dolci preferiti dagli americani.  Prima Elon Musk aveva chiesto ai suoi 102,4 milioni di follower: "Sbaglio o l'interazione con tutti gli account Twitter è più bassa in queste ultime settimane e giorni?".