Pioltello tre anni dopo: "Vogliamo verità e giustizia sulla tragedia" / FOTO

Nell'incidente ferroviario di Seggiano persero la vita tre donne e rimasero feriti 46 pendolari. Il sindaco Ivonne Cosciotti ha posato una corona di fiori bianchi in memoria delle vittime

La posa della corona al binario 1

La posa della corona al binario 1

Pioltello (Milano), 25 gennaio 2021 - “Chiediamo chiarezza, verità e giustizia, non vogliamo che Pioltello si trasformi in una nuova Viareggio: ci devono dire come sia potuta accadere quella tragedia e quali siano le eventuali responsabilità dell’incidente ferroviario”. A tre anni dal disastro ferroviario di Seggiano, questa mattina il sindaco di Pioltello, Ivonne Cosciotti, ha lanciato un appello a chi sta facendo luce sui motivi del deragliamento del treno 10452 diretto a Milano che, alle 6.57 de 25 gennaio 2018, ha causato la morte di tre donne – Pierangela Tadini, Giuseppina Pirri e Ida Milanesi – e altri 46 pendolari sono rimasti feriti. Lo scorso 16 novembre, nelle nuove aule del Tribunale in Fiera, si è aperto il processo che vede imputate nove persone per l’incidente.

Come succede ogni anno, anche oggi è stata posata una corona sotto la targa appesa al binario 1, un gesto simbolico per non dimenticare. “Non è una caccia alle streghe, chiediamo con forza la verità perché lo dobbiamo a Ida, Pierangela e Giuseppina: non è possibile morire così, andando al lavoro”, ha detto stamattina Ivonne Cosciotti durante la commemorazione. Pioltello ha già pagato un prezzo molto alto, quelle di Seggiano non sono le uniche vittime. “Quello del 25 gennaio 2018 non è l’unico incidente ferroviario che ha colpito la nostra città negli ultimi anni – ha continuato la prima cittadina -: nel 2016 la pioltellese Donata Pepe perse la vita in uno scontro tra treni in Puglia e non più tardi di un anno fa abbiamo celebrato il funerale del nostro concittadino Mario Dicuonzo, ferroviere, vittima del deragliamento del Frecciarossa a Lodi nel febbraio 2020. Chiediamo giustizia anche per loro, perché il treno dovrebbe essere il mezzo di trasporto più sicuro ma in questi casi, come purtroppo sappiamo, non lo è stato”.

Alla commemorazione, che si è svolta in versione ristretta per le misure anti-Covid, hanno partecipato anche gli uomini e le donne della Protezione civile, il comandante della polizia locale Mimmo Paolini e i suoi agenti, vigili del fuoco, Croce Verde. “Oggi siamo qui in pochi a causa della pandemia che ci sta facendo così tanto soffrire – ha concluso Cosciotti –, ma era giusto portare questi fiori bianchi simbolo di vicinanza e speranza per le famiglie delle vittime e di tutti coloro che sono stati coinvolti in questi incidenti. Ringrazio tutti coloro che prestarono immediatamente soccorso ai feriti, garantendo assistenza a tutti in poche ore”.