MASSIMILIANO SAGGESE
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Aule piene di muffa e non riscaldate, a Opera scatta la rivolta

La protesta dei genitori dopo il trasferimento dei ragazzi per i lavori di ristrutturazione alla Don Milani

Uno scatto consegnato dal papà di uno studente che ritrae i nuovi spazi inadeguati

Opera (Milano), 1 novembre 2019 - Storia infinita alla scuola Don Milani al centro di proteste da parte dei genitori degli alunni e di un contenzioso avanti al Tar per i lavori di ristrutturazione (le Belle Arti avevano bloccato l’intervento). La protesta arriva dai genitori dei circa duecento ragazzini delle classi trasferite per consentire i lavori nelle sedi che le ospiteranno temporaneamente: piene di muffa e senza riscaldamento.

«I bambini sono stati trasferiti in strutture con ampie aule non adatte. Nell’ex Asl i locali appaiono ricoperti di muffa nonostante i grandi lavori di ristrutturazione terminati a settembre. – spiega Pino Pozzoli, consigliere comunale (FdI) - Mancano spazi comuni interni e i bagni sono ridotti oltre il numero minimo previsto per legge». Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale Gregorio Mammì (M5S) che vive a Opera: «La muffa fa da decoro ai disegni dei bambini. Situazione purtroppo comune a molte scuole, e Regione Lombardia che fa? Stanzia 50 mila euro per i presepi. Il Comune deve poter disporre di fondi immediati per i piccoli lavori collegati alla sicurezza ed alla salute dei nostri figli. Farò una segnalazione all’Ats e chiederò chiarimenti all’Amministrazione Comunale». I genitori oltre alla muffa hanno segnalato infiltrazioni e aule fredde. «Il problema lamentato dai genitori dei bambini che frequentano le classi della scuola materna Don Milani ricavate nell’ex edificio Als – spiega il sindaco Antonino Nucera – riguarda una piccola porzione dell’edificio. Abbiamo già contattato i tecnici ed effettuato un sopralluogo con l’obiettivo di dare risposte certe ai genitori e garantire ai piccoli un ambiente salubre e confortevole in cui trascorrere le loro giornate. Secondo quanto mi hanno riferito avrebbero individuato l’origine del problema e, già la prossima settimana, interverranno per risolverlo. Per garantire ai bambini un luogo sicuro, i lavori verranno effettuati dal venerdì pomeriggio alla domenica».

Intanto , dopo aver parlato con alcuni genitori, nel mese di dicembre il sindaco organizzerà un incontro presso il comune per fare il punto sulla scuola materna e il suo futuro. La cronistoria della Don Milano costellata di proteste. Il comune con atto di giunta cede il terreno di via Moneta (dove è sorto il supermercato Md) in cambio dei lavori di ristrutturazione della scuola Materna Don Milani. A inizio del 2017 il progetto viene inviato in Soprintendenza delle Belle Arti per una valutazione e a giugno dello stesso anno l’ente risponde che deve essere rivisto, proponendo due soluzioni non prese in considerazione dall’amministrazione comunale. La scuola nel frattempo viene riconosciuta di interesse culturale e su questa base a maggio 2018 lo studio legale dei progettisti dello storico edificio diffida il comune a stessa di procedere con i lavori (viene decretato il diritto d’autore e a dicembre 2018 parte l’iter per il vincolo della soprintendenza, concluso a inizio luglio 2019). Una querelle che provoca il procrastinarsi dei lavori. «I bambini della scuola sono stati smistati così nella ex sede Asl ristrutturata ma dove è presente una forte quantità di muffa causata da umidità di risalita, mentre quelli trasferiti alla primaria Rodari hanno solo quattro gabinetti per oltre 100 bambini». «A fine settembre - aggiunge Pozzoli - il comune ha presentato ricorso al Tar contro il vincolo e nell’ultimo consiglio comunale del 18 ottobre il sindaco ha annunciato l’accordo raggiunto con la Soprintendenza che ancora non è stato ufficializzato. Così anche il prossimo anno scolastico i ragazzini della Don Milani resteranno nelle sedi provvisorie».