Melegnano, controlli antidroga: arrestati due spacciatori

L’attenzione delle forze dell’ordine non diminuisce, specie nei luoghi caldi: piazza e stazione

Durante le ultime verifiche sono stati eseguiti due arresti e identificate 93 persone

Durante le ultime verifiche sono stati eseguiti due arresti e identificate 93 persone

Melegnano (Milano), 6 novembre 2019 - Dalla stazione ferroviaria al piazzale delle Associazioni fino al parco Borsellino: sono questi i luoghi caldi dello spaccio a Melegnano, dov’è segnalata la periodica presenza di pusher e sbandati. Mentre i carabinieri proseguono e intensificano i controlli, anche la politica scende in campo rispetto ad un fenomeno, la compra-vendita di stupefacenti, che nell’ultimo periodo sembra aver subito una recrudescenza ed essersi distribuito in città in base a una precisa geografia. Ha ottenuto un’adesione bipartisan la proposta di Pietro Mezzi, leader della sinistra locale, di organizzare un presidio dei consiglieri comunali per lanciare un segnale di legalità. L’iniziativa si svolgerà sabato, a partire dalle 14.30, davanti alla stazione, in piazza 25 Aprile. Da qui i manifestanti si sposteranno anche nel piazzale delle Associazioni, un altro dei siti sensibili sul fronte della droga. Anche il sindaco Rodolfo Bertoli (Pd) sarà in prima linea.

"Il presidio non vuole essere una caccia a tossici e spacciatori, ma una riappropriazione, anche simbolica, degli spazi pubblici da parte delle istituzioni attraverso un’iniziativa civica e corale - rimarca Mezzi -. In futuro saremo anche al parco Borsellino". "Noi ci siamo, il territorio non lo lasciamo nelle mani di nessuno: è questo il messaggio che si vuole trasmettere - aggiunge Bertoli -. E’ una battaglia che vogliamo combattere su due fronti: da un lato la repressione del fenomeno, in accordo con le forze dell’ordine, dall’altro il recupero delle fragilità, insieme alle strutture che operano nel settore". L’iniziativa di sabato è aperta al contributo di cittadini e associazioni, per fare massa critica sul tema e rafforzare il messaggio di legalità che si vuole lanciare. Anche i sindaci dei Comuni vicini sono invitati a partecipare. Intanto, i carabinieri della compagnia di San Donato proseguono i controlli in tutte le stazioni dell’asse della via Emilia, per scoraggiare la presenza di spacciatori e balordi con azioni mirate. Durante le ultime verifiche, che hanno interessato gli scali ferroviari di San Donato, San Giuliano, Melegnano e San Zenone al Lambro, sono stati eseguiti nel complesso due arresti e identificate 93 persone. In manette uno spacciatore 28enne, italiano, sorpreso a Cascina Sesto Gallo (San Giuliano) mentre cedeva una dose a un cliente.

Nella dimora di fortuna, dove il pusher si era accampato, sono state trovate 22 dosi di hascisc, 27 di marijuana, un bilancino di precisione e 500 euro in contanti. Il secondo arresto riguarda un tunisino di 34 anni, tossicodipendente e pregiudicato, residente a Milano. L’uomo era evaso dai domiciliari per cercare di procurarsi dell’eroina alla stazione di San Donato. Nell’ambito dei controlli, eseguiti con l’aiuto del Terzo reggimento Lombardia, i militari hanno anche proposto l’emissione di sei fogli di via a carico di altrettanti tossicodipendenti, di passaggio nelle stazioni. Delle 93 persone identificate, 12 avevano precedenti di polizia e 6 sono state segnalate alla Prefettura poiché trovate in possesso di piccole quantità di droga. I controlli proseguiranno, anche in un’ottica di prevenzione e sull’onda di una richiesta di maggiore decoro e sicurezza in arrivo dagli stessi cittadini. Una delle ipotesi per spiegare i flussi di droga che interessano il Sud Milano è che ai fenomeni di spaccio tipicamente locali possa sommarsi la migrazione di pusher in arrivo dal boschetto di Rogoredo e alla ricerca di nuove zone da colonizzare.