
Nel 2018 sulla Paullese sono state avvicinate 150 lucciole e solo 4 hanno deciso di seguir
Colturano (Milano), 6 agosto 2019 - Con centinaia di ragazze che battono i marciapiedi tra i Comuni della Binasca e quelli della Paullese, la prostituzione si conferma un problema irrisolto, anche nel Sud Milano. Il fenomeno, presente tutto l’anno, è particolarmente vistoso in questa stagione: impossibile non notare la presenza delle ragazze ai bordi delle strade. La Paullese nell’area fra Settala e Paullo, la Sordio-Bettola all’altezza di Colturano e la Melegnano-Binasco, a cominciare da Carpiano: è questa la mappa delle arterie più strategiche per il mercato del sesso, gestito da organizzazioni che si dividono il territorio secondo logiche di guadagno. Forte l’intreccio tra la criminalità italiana e quella straniera in un mercato che non conosce crisi, dove la domanda alimenta l’offerta. E se per alcune donne il Sud Milano è solo una zona di passaggio, per altre è un punto di approdo, l’ultima frontiera della tratta. Le nazionalità più rappresentate sono quelle dell’Est Europa. Cittadini e comitati di zona invocano interventi per favorire il decoro e la sicurezza, ma controlli e ordinanze riescono solo in parte a ridimensionare il fenomeno. Per cercare di salvare le ragazze dalle dinamiche di emarginazione e sfruttamento a cui sono costrette ci sono le unità di strada, gruppi di operatori specializzati nel contatto con le lucciole. Tuttavia, non sono molte le donne che accettano di essere aiutate; più spesso la paura e la rassegnazione hanno la meglio sul desiderio di affrancarsi dai protettori e cambiare vita. Ecco qualche numero. Nel 2018 sulla Paullese sono state avvicinate 150 lucciole, solo 4 hanno deciso di seguire i percorsi anti-sfruttamento. Sulla Binasca sono state avvicinate 163 ragazze, 13 delle quali sono state strappate al marciapiede.