LUCA MIGNANI
Sport

Un Monza italo-americano. I fondi sbarcano in Brianza

Il gruppo guidato dall’ex Roma Baldissoni: vicina la cessione per 90 milioni. Galliani ancora in dirigenza, Burdisso probabile nuovo ds della società.

Adriano Galliani, attuale amministatore delegato e vice-presidente del Monza

Adriano Galliani, attuale amministatore delegato e vice-presidente del Monza

Mesi di voci, accostamenti, dietrofront. Dai fondi Orienta a Gamco, fino a Blue Crow. Adesso la possibile accelerata, che ha tutta l’aria di essere decisiva, per una cifra attorno ai 90 milioni di euro. Il Monza potrebbe parlare americano. Anzi, italo-americano. Un fondo rappresentato da Mauro Baldissoni, infatti, sarebbe in trattativa avanzata per rilevare le quote di maggioranza della società di proprietà Fininvest. Baldissoni è noto nel calcio per la sua esperienza alla Roma: membro del consiglio di amministrazione, direttore generale e vice presidente, al fianco di Thomas Di Benedetto nell’acquisto dei giallorossi dalla famiglia Sensi, braccio destro di James Pallotta. Con lui sbarcherebbe in Brianza anche Nicolas Burdisso: l’ex difensore di Inter e Roma, tra le altre, ha lavorato come direttore sportivo al Boca Juniors e come direttore tecnico alla Fiorentina.

Adriano Galliani potrebbe restare e rappresentare, almeno nel primo periodo, un trait d’union d’eccezione. Di recente, il vice presidente vicario e amministratore delegato, una vita tra Milan e Monza, aveva dichiarato: "Ci sono trattative in corso, al momento non c’è nulla di definito. Non siamo al closing e neanche al signing". E ancora: "Cessione? Può succedere, possono entrare soci. Di certo vogliamo tornare subito in Serie A: si tratta di una necessità sportiva ed economica".

A tal proposito, rinnovato il prestito di Kevin Zeroli dal Milan. Fininvest – che ha rilevato il club in Serie C nel 2018 – ha investito, per portare i biancorossi dove mai erano stati in 110 anni di storia e restarci un triennio, circa 275 milioni, "35 fra il centro sportivo e il campo che è stato votato il più bello della Serie A", aveva riferito ancora Galliani, monzese di nascita e che proprio qui aveva mosso i primi passi da dirigente. Quest’anno lo strappo, la contestazione della tifoseria, le parole eloquenti di Alessandro Nesta: "Sapevo che ci sarebbe stato un ridimensionamento, ma non pensavo a questa situazione. La morte del presidente Berlusconi ha invertito la freccia". Per la famiglia, dopo quasi 40 anni di calcio e successi, si tratterebbe di un passo indietro storico. Al momento vige la massima riservatezza. Ma il conto alla rovescia è iniziato.

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