Milanese, classe 2000, presente e futuro dell’Italia paralimpica del nuoto: Simone Barlaam quando si tratta di record e vittorie risponde sempre presente. Nonostante la giovane età ha già una bacheca più che ricca. Vanta, infatti, quattro medaglie conquistate ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 (ovvero 1 oro, 2 argenti, 1 bronzo), 13 ori Mondiali (di cui di 6 d’oro agli ultimi di Funchal 2022: 100 dorso, 100 farfalla, 50-100-400 stile libero, 4x100 mista), e otto Europei. In tutto, a causa della coxa vara e dell’ipoplasia congenita al femore destro (che l’ha costretto ad avere una gamba più corta dell’altra) ha subito ben tredici operazioni.
Oggi, oltre a nuotare sta ultimando gli studi al Politecnico di Milano e grazie al suo impegno in vasca, ma non solo, nel 2019, si è aggiudicato l’Ambrogino d’oro per meriti sportivi. Il milanese, tesserato con la storica società della Polha Varese, da sempre fucina di talenti, è anche entrato a far parte del gruppo sportivo delle Fiamme Oro. Barlaam è uno dei 24 azzurri, selezionati dal D.T Riccardo Vernole per i Mondiali di Manchester (31 luglio – 6 agosto). Non a caso l’atleta, nel weekend, proprio per testare ulteriormente la sua forma ha preso parte alla 59° edizione del Trofeo Settecolli di Roma vincendo i 100 metri in 53.54. "Sono state settimane intense – ha detto dopo la gara - stiamo entrando nell’ultimo mese che ci porterà al Mondiale di Manchester".
G.L.