LUCA MIGNANI
Sport

Pioli-Milan, oggi l’addio. Arriva il sì alla buonuscita. Come cambia il Diavolo con l’arrivo di Fonseca

Il nuovo tecnico proverà a portare Jonathan David. Assalto dell’Al Hilal a Leao

Arriva il sì alla buonuscita. Come cambia il Diavolo con l’arrivo di Fonseca

Arriva il sì alla buonuscita. Come cambia il Diavolo con l’arrivo di Fonseca

La comunicazione all’agente della volontà di interrompere il rapporto. L’accordo sulla buonuscita. L’annuncio atteso prima della conferenza pre-gara di oggi. E, domani sera alle 20.45 a San Siro, l’ultima panchina contro la Salernitana. Sono le tappe finali di Stefano Pioli al Milan. Il contratto sarebbe dovuto scadere a giugno dell’anno prossimo (pesando circa 11 milioni totali, staff compreso, sulle casse del Diavolo), ma le parti hanno concordato una logica via di mezzo. Pioli potrebbe tornare in panchina subito: Napoli, Atalanta e Fenerbahce, tra le altre, lo hanno messo sulla lista. Di certo non sarà alla guida dei rossoneri nell’amichevole di venerdì prossimo, in Australia, contro la Roma: pronto Bonera, nello staff di Pioli e futuro tecnico dell’Under 23 in caso di ammissione al campionato di Serie C. Così domani, oltre a Giroud e Kjaer, i tifosi rossoneri saluteranno con tutti i ringraziamenti del caso anche Pioli. Lo farà la Curva Sud che ha annunciato lo stop al “rumore del silenzio“. Ringraziamenti non retorici, perché, numeri alla mano, Pioli ha riportato uno scudetto che mancava da undici anni, oltre alla partecipazione alla Champions che mancava invece da sette. In Serie A anche due secondi posti. In generale una presenza fissa in Champions nelle ultime quattro stagioni, col rammarico della semifinale persa l’anno scorso con l’Inter. Il Milan, comunque, non arrivava fino a quel punto dal lontano 2007, l’anno della rivincita contro il Liverpool. E prima dello scudetto del 2022, l’ultimo titolo era datato 2016 (Supercoppa italiana con Montella in panchina).

"Ho sempre valutato il mio lavoro guardando due cose: quello che ho trovato, quello che ho lasciato", le parole dell’allenatore dopo il 3-1 subito dal Torino, penultima tappa di una stagione dalla doppia faccia. In estate gli addii di Maldini e Massara sembravano aver rafforzato la sua posizione. Ma in Champions, pur in un girone con Psg e la finalista Borussia Dortmund, i rossoneri sono usciti subito. In Europa League, dopo gli illusori successi su Slavia Praga e Rennes, sono arrivati due ko con la Roma. "Il maggior rimpianto è proprio l’Europa". E i derby: sei sconfitte di fila con l’Inter tra campionato, Champions e Supercoppa. L’ultimo con l’onta della consegna dello scudetto, in casa propria. Altro elefante nella stanza: i 46 gol presi solo in campionato, per trovare di peggio bisogna tornare al 2015, decimo posto con Inzaghi e 50 reti al passivo. Ancora: tanti, troppi infortuni di natura muscolare a portare sul banco degli imputati anche lo staff.

Per la successione Fonseca è vicinissimo: sarebbe pronto un contratto triennale. Il portoghese ha già parlato con il Lille, che gli ha offerto il rinnovo, e col Marsiglia, che gli ha proposto un progetto di tre anni con ampi poteri. Fonseca vuole il Milan, van Bommel è sempre più sullo sfondo. Intanto, lo spauracchio Lopetegui è stato ufficializzato dal West Ham. Anche Fonseca non scalda la piazza, ma ha comunque portato il Lille ai preliminari di Champions (perdendo il terzo posto all’ultima giornata), conosce l’Italia visto il suo biennio alla Roma, ha maturato esperienza internazionale anche allo Shakhtar (tre campionati e tre coppe nazionali nel palmares). Trovata la quadratura in ottica panchina, via al mercato. In avanti Fonseca potrebbe portare in dote David, 24enne canadese, arrivato con lui a quota 26 reti. Senza dimenticare gli obiettivi Zirkee e Guirassy.

Ma per l’attacco, da ieri, c’è un pensiero in più: Leao. La punta 24enne è sotto contratto fino al 2028 e ha una clausola rescissoria di 175 milioni. Dall’Arabia Saudita si fa avanti l’Al Hilal, intenzionato a presentare un’offerta monstre. La squadra di Neymar e Milinkovic Savic è allenata da Jorge Jesus, che lanciò il portoghese allo Sporting Lisbona. Vuole un’altra stella per il prossimo Mondiale per club. Eventualità futura. Ora, per il Milan, è soprattutto tempo di chiudere la questione allenatore. Oggi il primo passo ufficiale con l’addio a Pioli.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su