
Pallone
Le parole del patron Gallazzi lo caricano ed oggi il 58enne Giovanni Cusatis è pronto per scrivere un’altra pagina di storia con l’Alcione. Il tecnico milanese, che in passato ha avuto esperienze a Catania e col Watford (Championship), è alla quinta stagione con gli Orange. Ma ha sempre l’entusiasmo del primo giorno di scuola. "Come ho ritrovato la squadra? Dobbiamo andare in modo graduale per far integrare i nuovi col gruppo dei “vecchi“". Gli obiettivi però non cambiano: "Ci aspetta un campionato difficile perché sono scese squadre importanti e meglio strutturate anche se non saranno nel nostro girone. Il secondo anno è più difficile, ma dopo l’ultimo campionato e la salvezza conquistata in anticipo, bisogna alzare l’asticella. Siamo una squadra che nasce dal vivaio, quindi serviranno giocatori funzionali e giovani, è nel nostro dna prendere un certo tipo di calciatore. Qui è più facile la gestione del gruppo, i ragazzi sono messi in condizione di poter sbagliare e rimediare all’errore". Sul fatto che l’ambizione possa creare pressione, l’allenatore ha una sua idea: "Chi fa questo sport deve competere per vincere. Non è pressione, ma una sfida e io ho una grande responsabilita, regalare un sogno a tanti ragazzi che vogliono giocare nei professionisti".
G.M.
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