Luna Rossa non teme gli inglesi: "Possiamo batterli"

Prada Cup, sabato via alle finali contro Team Ineos Uk al meglio delle tredici regate. Chi vince sfida New Zealand per l'America'S Cup. Il timoniere Max Sirena: "Abbiamo lavorato bene e siamo pronti"

Luna Rossa

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Auckland (Nuova Zelanda), 8 febbraio 2021 - Inizia il conto alla rovescia: sabato 13 febbraio parte la  finale di Prada Cup tra gli italiani di Luna Rossa e gli inglesi di Team Ineos Uk al meglio delle tredici regate. Chi vince affronterà i defender di Team New Zealand, padroni di casa, per conquistare l'America'S Cup. Luna Rossa ha sbaragliato America Magic, i briitannici hano vinto il Round Robin dopo le difficoltà nelle Wolrd Series. La sfida si annuncia equilibrata tra due imbarcazioni in miglioramento. 

"E' un momento importante, chi passa avra' la possibilita' di regatare contro il Defender, New Zeland, e dovremo fare il massimo per cercare di battere gli inglesi". Max Sirena, skipper di  Luna  Rossa, è pronto alla battaglia.  "Andiamo per provare a vincere - garantisce  ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su RadioUno -. Siamo molto competitivi e se regateremo bene come con gli americani, possiamo batterli. Chi temiamo di piu'? Noi stessi. Il livello e' altissimo, chiunque puo' vincere e vincera' chi fara' meno errori. Abbiamo lavorato molto su noi stessi per sbagliare il meno possibile e forzare gli altri a commettere errori". Fiero del lavoro svolto ("abbiamo puntato sui giovani, sia come equipaggio che come progettazione"), Sirena aggiunge: "Le barche sono molto veloci, in allenamento abbiamo toccato i 72 nodi che e' un numero pazzesco. Sono barche altamente tecnologiche, rivoluzionarie, volano al livello dell'acqua. Ci sono similitudini in alcuni sistemi con quelli che si trovano sugli aerei e in Formula Uno". 

Gli fa eco il timoniere James Spithill: "Avevamo bisogno della semifinale per migliorare, per noi è stato un vantaggio gareggiare – ha affermato Spithill ai canali ufficiali della competizione – Ora siamo più forti e faremo di tutto per vendicarci di Team Ineos, ma c’è ancora tanto lavoro da fare. Lo sviluppo è il secondo nome dell’America’s Cup, lo sappiamo noi ma lo sanno anche gli inglesi che hanno lavorato duramente per essere in finale" "La semifinale è stata importante per noi – conferma il trimmer Sibello – era una sfida da dentro o fuori e dovevano arrivare preparati, tra l’altro dopo l’ultima regata con Ineos abbiamo lavorato tanto per migliorare la barca e la comunicazione a bordo".