
La Masia continua a produrre campioni come Yamal e Cubarsí, mantenendo viva la tradizione del Barcellona.
I tempi del mercato sfrenato e sfarzoso che ha causato seri problemi finanziari (circa 3 miliardi di debito) sembrano un lontano ricordo. Da qualche anno, prima sotto la gestione Xavi e poi con Flick in panchina, il Barcellona è tornato a produrre campioni in casa. Perché la Masia, edificio storico costruito nel 1702, che ha ospitato gli architetti del Camp Nou, non smette mai di produrre talento. Nei suoi 601 metri quadrati utilizzati dal 1979 come casa per le giovani promesse azulgrana, sono cresciuti Lamine Yamal (100 presenze con i catalani a 17 anni e dieci mesi) e Pau Cubarsí, anche lui classe 2007 (ha compiuto 18 anni a gennaio). Due “canterani“ veri. Così come il centrocampista Fermin Lopez, classe 2003, uno dei più “anziani“.
La Masia può accogliere circa 60 residenti e offre altri posti letto nelle vicinanze del Camp Nou (attualmente sottoposto a interventi di ristrutturazione): scuola, pranzo, riposo e allenamento. E solo a fine giornata, se non si è stanchi, un paio di ore di svago in sale gioco appositamente adibite, prima di andare a letto. Non si sgarra. Si vive come in una grande famiglia perché questa è la filosofia della casa. Conoscersi, aiutarsi, dialogare, crescere. Tutor, tecnici, cuochi e medici sono sempre presenti.
Da quelle parti sono passati fenomeni come Lionel Messi, Andres Iniesta e lo stesso Xavi Hernandez. Oggi l’onda “verde“ è rappresentata non solo da Yamal e Cubarsì, ma pure dai vari Marc Bernal (altro classe 2007, difensore, fermo per la rottura del crociato) ed Hector Fort (difensore del 2006, una ventina di presenze questa stagione). Senza dimenticare Gavi (2004 da anni nel giro della Nazionale), Marc Casadò (centrocampista classe 2003) e il coetaneo Alejandro Balde. E Ansu Fati.
Del resto alla Masia si entra bambini (ogni mese provini dai 6 anni in più mentre gli scout girano il mondo a caccia delle baby promesse) e si esce campioncini. Quello che potrebbe diventare uno degli attuali giovanissimi inquilini, ovvero Adam Qaroual: ha solo 12 anni e una folta capigliatura (una via di mezzo fra Valderrama e Maradona), ma sui “social“ è già diventato virale per giocate, personalità e tecnica fuori dal comune. Tanta roba per il ragazzino nato Monchengladbach nel 2012: dopo le prime esperienze col Borussia e il PSV Eindhoven, è arrivato nel 2023 a Barcellona. Possiede tre passaporti e parla cinque lingue. E poi ha già firmato un contratto con Nike e il re dei procuratori Jorge Mendes lo ha inserito nella sua scuderia. Il bambino prodigio, che negli Allievi Under 13 gioca da ala pura, incanta tutti con dribbling e tocchi, ammirati anche dai 50mila follower su Instagram. Uno dei tanti “fratellini“ di Yamal...
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