ANDREA FACCHINETTI
Sport

Jacopo Vasamì trionfa al Trofeo Bonfiglio: un successo storico per l'Italia

Jacopo Vasamì vince il Trofeo Bonfiglio, riportando l'Italia al vertice dopo 13 anni. Successo anche per la serba Luna Vujovic.

Jacopo Vasamì vince il Trofeo Bonfiglio, riportando l'Italia al vertice dopo 13 anni. Successo anche per la serba Luna Vujovic.

Jacopo Vasamì vince il Trofeo Bonfiglio, riportando l'Italia al vertice dopo 13 anni. Successo anche per la serba Luna Vujovic.

Sangue, sudore e una buona dose di coraggio sono le armi con cui Jacopo Vasamì ha permesso all’Italia di tornare sul tetto più alto del Trofeo Bonfiglio-Internazionali d’Italia juniores, che ha chiuso i battenti davanti a oltre duemila spettatori sul campo tribuna in terra battuta del Tennis Club Milano Bonacossa. Nella finale che lo vedeva opposto al bulgaro Ivan Ivanov, il romano che si allena al Tennis Club Nomentano insieme a Fabrizio Zeppieri ha vinto il titolo per ko tecnico nei confronti di un avversario che, una volta vinto il set d’apertura al tie break solamente al sesto set point (contro uno di Vasamì) per 10 punti a 8, ha ceduto fisicamente alla maggiore freschezza dell’azzurro. L’azzurro è stato bravo a non demoralizzarsi e abile nell’intensificare le sue ragnatele da fondocampo, che hanno mandato fuori giri Ivanov, capace di raccogliere appena tre giochi nel resto della partita, finita 6/7(8), 6/2, 6/1.

Il romano diventa in questo modo il dodicesimo italiano nella storia ad alzare la coppa, tredici anni dopo Gianluigi Quinzi, e affianca nell’albo d’oro campioni del calibro di Adriano Panatta e Corrado Barazzutti. "Vincere il Bonfiglio è qualcosa di straordinario – ha detto a fine match Vasamì -, perché è un trofeo prestigioso e poi si gioca in Italia. Ci tenevo molto a far bene, sentivo la responsabilità di raggiungere qualcosa di importante e sono molto orgoglioso di questo risultato. Mentalmente è stata una partita difficile, penso di aver vinto con il cuore. Questo successo rappresenta un passo molto importante per me, a livello di consapevolezza e in vista dei prossimi appuntamenti. Ora l’obiettivo è quello di far bene negli Slam juniores e salire il più possibile nel ranking Atp". Arrivano parole di conferma anche da parte di coach Zepperi: "Il Bonfiglio era uno dei nostri obiettivi - dice –, ma giocare bene e vincere non è mai facile. C’è l’orgoglio di portare a casa un titolo importante, che rappresenta un passaggio fondamentale nella crescita di Jacopo. Dopo aver perso il primo set in quel modo così rocambolesco, è stato bravo a cambiare tattica e, da lì in poi, pur non servendo con le percentuali con cui ci ha abituato, è stato bravo a comandare il gioco, soprattutto con il rovescio".

È arrivata invece una parziale sorpresa nel singolare femminile, che vedeva la statunitense Julieta Pareja favorita nei confronti della 15enne serba Luna Vujovic, forte di una semifinale stagionale nel Wta250 di Bogotà in cui è diventata la prima tennista nata nel 2009 a superare un turno in un torneo del circuito maggiore. È stata invece la Vujovic a prevalere per 6/3, 6/3 in una partita tutto sommato tenuta sempre sotto controllo. La Serbia così entra per la prima volta nell’albo d’oro. "È una vittoria che significa tantissimo per me – ha raccontato Luna, originaria di Herceg Novi, in Montenegro –, perché è di gran lunga il mio miglior risultato. Ho già giocato una finale J500 in Messico, ma in quel caso non ero riuscita a vincere, invece stavolta ce l’ho fatta e sono davvero felice. Dopo la semifinale sono rimasta concentrata e non ho voluto parlare con nessuno fino alla finale. Ed è servito, perché ho giocato un match solido e senza momenti di distrazione".

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