
Manu Koné a contrasto con l’interista Nicolò Barella durante la sfida dello scorso novembre tra Francia e Italia in Nations League
A un passo dal Ferragosto e a dieci giorni dall’esordio in Serie A contro il Torino, l’Inter prova a dare un’accelerata al proprio mercato. Aspetta ancora Lookman, lontano da Bergamo da giorni ma per il quale non ci sono ancora stati contatti con l’Atalanta per avere una valutazione sul cartellino. Intanto comincia a pensare alle alternative. Non solo nello stesso ruolo dell’anglo-nigeriano, perché di altri giocatori con quelle caratteristiche graditi all’area sportiva (e acquistabili senza svenarsi) non ce ne sono tanti. La prossima mossa di Ausilio e Marotta potrebbe quindi essere spostarsi su profili completamente diversi, utilizzando il tesoretto inizialmente previsto per Lookman per operazioni in difesa o a centrocampo. L’ostacolo è dato dalle cessioni che non si stanno sbloccando. Dovesse arrivare l’atalantino, a fargli posto sarebbe Taremi, diretto in Premier League (Fulham?) e che ha accettato l’addio. Diverso il discorso negli altri due macro-reparti. Pavard aspetta il Galatasaray, ma ancora non ci sono state accelerate decisive e il giocatore preferirebbe altri campionati. A centrocampo Asllani è fuori dai piani, ha però rifiutato il Betis e piace solo a squadre come Torino, Bologna e Fiorentina che finora giudicano troppi i 18 milioni chiesti dall’Inter. In mediana è stato già preso Sucic e tra gli esterni c’è Luis Henrique, a cui nessuno ha fatto posto, visto che tra i laterali non è partito nessuno dell’ultima lista Champions.
Ieri c’è stato un contatto con la Roma e gli agenti di Manu Koné. I giallorossi hanno bisogno di fare cassa per reinvestire e sono pronti a sacrificare il francese, che piacerebbe a Chivu perché in grado di fare legna in un 3-4-2-1, il modulo a cui il tecnico vorrebbe affidarsi in alternativa al 3-5-2. Il giocatore è valutato circa 40 milioni di euro. Il discorso è sempre lo stesso: deve uscire qualcuno, non solo Asllani ma un altro ancora, se non fosse che Zielinski (appena rientrato da un infortunio) non ha offerte importanti e gli altri sembrano più dentro al progetto. Come difensore centrale è molto gradito Loic Badé, 25enne francese del Siviglia, altro club che ha bisogno di cedere, pena il mancato tesseramente in Liga di alcuni elementi. Ma se Pavard non lascia Milano, non ci sono slot liberi ed è difficile pensare di acquistare qualcuno da lasciare fuori dalle liste europee o di fare lo stesso col francese, che ha un curriculum non indifferente.
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