Volley femminile, l'Italia è campione d'Europa : le pagelle

Le azzurre vincono la finale degli Europei in casa della Serbia e del fenomeno Boskovic: 3-1

Le azzurre esultano: sono campionesse d'Europa

Le azzurre esultano: sono campionesse d'Europa

Non svegliateci. Il sogno è realtà: dopo il disastro delle Olimpiadi di Tokyo, l'Italia è campione d'Europa di volley femminile. Le ragazze di coach Davide Mazzanti schiantano per 3-1 in finale la bestia nera Serbia. Proprio in casa della Serbia, nel palazzetto dello sport di Belgrado, davanti a 20mila tifosi serbi. Un'impresa da far venire i brividi. Un'impresa che finalmente restituisce alla pallavolo italiana il posto che le compete: quello sul tetto, a guardare tutti dall'alto, d'Europa.

La cronaca della partita

Una sola notazione: Pietrini mura Boskovic. E già che qualcuno muri Sua Maestà una notizia. Che poi a farlo sia una giovane come Pietrini è ancora più strano. In ogni caso, la prima frazione di gioco dice Serbia. L'Italia spreca a metà set un break di 2-0 e la Serbia prende il largo. Poi ci pensa Miriam "Santa subito" Sylla, che con i suoi ace ridà forze e speranza all'Italia. Boskovic però è Boskovic, Egonu invece non è neanche l'ombra della vera Egonu.E alla fine, infatti, è la Serbia a festeggiare: 26-24 e primo set in cassaforte. Nel secondo set l'Italia parte col turbo, la Serbia con le solite Boskovic, Popovic e Ognjenovic e con pazienza rimane attaccata alle azzurre. Fino a superarle. L'Italia è affidata a Pietrini, super Sylla e Danesi. Egonu quasi mai pervenuta, come purtroppo avviene da un paio di mesi. Gli ultimi punti, però, sono da manuale dello sport: la Serbia è in vantaggio, le ragazze di Mazzanti recuperano, sorpassano e fanno ammutolire i 20mila tifosi di casa al palazzo dello sport di Belgrado. Ai fischi dei supporter serbi si sostituiscono le urla di gioia di Sylla e compagne: 25-22 e 1-1 nel conto dei set. La terza è la frazione che fa capire che i miracoli esistono: la Nazionale serba prende subito il largo e sembra mettere una distanza incolmabile fra sè e le avversarie. Poi ecco Paola Egonu. La vera Paola Egonu. Piazza un punto dietro l'altro: l'Italia recupera. E anche Anna Danesi entra nel novero delle poche pallavoliste nel mondo che possono dire "Ho murato Tijana Boskovic". Una Boskovic che, incredibilmente, commette anche degli errori. E si innervosisce. Con la stella in affanno, la Serbia cola a picco. E Mazzanti può far festa: capitan Sylla mette a terra il punto del 25-19 ed è 2-1 per le azzurre. Nel quarto set è puro godimento italiano: la Serbia scompare, Paola Egonu e Miriam Sylla salgono in cattedra. Insieme a Cristina Chirichella, Monica De Gennaro, Anna Danesi, Alessia Orro, Elena Pietrini: sono loro le campionesse d'Europa. Perché l'Italia mette unghie, cuore, gambe, braccia. E vincere in un palazzetto con 20mila tifosi avversari, in casa dei fenomeni Boskovic, Popovic e Ognjenovic significa che davvero questa è un'Italia non grande, ma immensa. La quarta frazione di gioco è un assolo azzurro: il 14-5 per l'Italia sembra irreale. Si macinano gioco e punti fino alla festa: Miriam Sylla mette a terra il punto del 25-11 e definitivo 3-1. L'Italia è campione d'Europa.

Le pagelle

Paola Egonu voto 6 nella prima parte. Voto 9 dal terzo set in avanti. L'extraterrestre vista in campionato è finalmente tornata. Comincia maluccio, con poca convinzione nei propri mezzi. Nel secondo set inizia a capire di essere davvero Paola Egonu e dal terzo è un panzer. Grazie.

Miriam Sylla voto 9. Capitano, mio capitano. Sbaglia, poche volte, e chiede scusa. I suoi attacchi sono letali, il suo muro è granitico e anche in ricezione è molto migliorata rispetto anche solo a un mese fa. Chi non le affiderebbe il destino di qualsiasi cosa cara? Monumento

Elena Pietrini voto 8. Va a corrente alternata, ma quando serve c'è. Passa da essere trascinatrice in attacco a svangare lavoro sporco in ricezione. E fa tutto molto bene. Se le chiedessimo di montarci una mensola in casa, dopo cinque minuti l'avremmo in casa senza alcun disagio Tuttofare.

Cristina Chirichella voto 8. Non si fa sentire, non è roboante nè rumorosa come capitan Sylla. Ma quanto fanno godere i suoi muri sugli attacchi avversari. Insostituibile.

Monica De Gennaro voto 8. Quando non riesce a intercettare la palla, significa che non era proprio possibile prenderla. Per nessuno. Si lancia ovunque, non si risparmia. 

Alessia Orro voto 8. Riesce a ripulire qualsiasi genere di pallone. A differenza della collega serba Ognjevic, sa differenziare i suggerimenti alle attaccanti in modo imprevedibile. Intelligente.

Anna Danesi voto 8. Quando Boskovic la vede a muro preferirebbe probabilmente essere sulla poltrona del dentista. Senza anestesia. Invece si trova davanti il monster block di Anna Danesi e il più delle volte ha la peggio. Incrollabile.

Beatrice Parrocchiale voto 6.5. Chiamata in causa poche volte da Mazzanti, non si risparmia. Trottolina.

Ofelia Malinov voto 6.5. Dà il proprio contributo con ordine, precisione e la giusta grinta. Preziosa.

Alessia Gennari voto 6. Entra in punta di piedi, ma dà sostanza.

Davide Mazzanti voto 8. A volte ci ha creduto solo lui. Ma il miracolo le sue ragazze lo hanno compiuto. Anche quando tutti gli consigliavano di sostituire Paola Egonu e lui si ostinava a lasciarla in campo. Anche quando tutti gli dicevano che Sylla non sarebbe stata il capitano più adatto a questa Nazionale. Questa vittoria agli Europei porta davvero la sua firma. Condottiero.