
Christian Chivu, 44 anni, da ieri è ufficialmente il nuovo allenatore dell’Inter dopo la precedente esperienza a Parma
La prima Inter di Cristian Chivu è fatta di pochi elementi. Senza nazionali, ben quindici in giro per il mondo. Più Arnautovic, ufficialmente ancora a contratto fino al 30 giugno ma che, come Correa (ceduto al Botafogo), non tornerà più ad Appiano Gentile. I cancelli del centro sportivo hanno accolto il nuovo allenatore a metà pomeriggio di una giornata piena. Mattinata a Parma per la risoluzione, insieme al collaboratore Angelo Palombo (un altro che alla Pinetina avevano già visto da giocatore), quindi l’avvio del Chivu ter in nerazzurro: prima giocatore, poi tecnico delle giovanili, ora allenatore della prima squadra, con la pesante eredità di Inzaghi da raccogliere. "Vogliamo finire al meglio questa stagione, tutti noi dobbiamo avere la passione e l’ambizione che servono per ottenere degli ottimi risultati. Bisogna essere efficienti ed efficaci - dice - La stagione non è finita. Dobbiamo recuperare le energie mentali e andare al Mondiale per club a fare quello che una squadra come l’Inter deve fare, ovvero provare a vincere il trofeo".
L’asticella delle ambizioni resta quindi alta, anche dopo la rivoluzione lampo in panchina, affidandosi a un tecnico che ha solo tredici panchine in Serie A alle spalle, nella Parma che ieri ha ringraziato attraverso i social. "Gli obiettivi sono I soliti, è la storia dell’Inter che lo dice. Partecipiamo alle competizioni per vincere", ribadisce Beppe Marotta. La dirigenza sta aiutando Chivu a mettere insieme lo staff. Ieri ad Appiano c’erano Palombo, il tattico Mario Cecchi, il preparatore atletico Rapetti, i preparatori dei portieri Spinelli e Orlandoni (un altro “tripletista“). Non arriverà Walter Samuel, a cui il tecnico ha chiesto di raggiungerlo a Milano come vice-allenatore, ricevendo un cortese “no“ confermato ieri dal ct argentino Scaloni, nel cui staff c’è proprio l’ex difensore. Nemmeno Giovanni Martusciello, con cui sono stati presi contatti nei giorni scorsi, farà rientro dove aveva lavorato al fianco di Spalletti. Almeno per il momento, il gruppo di lavoro potrebbe quindi rimanere quello già da ieri al fianco di Chivu.
L’allenatore, nel giorno del suo primo discorso, si è rivolto tra gli altri ad alcuni giovani già incrociati nel precedente cammino interista. Pio Esposito ha fatto semplici terapie (è infortunato come Bisseck e Calhanoglu), il fratello Sebastiano si è invece regolarmente allenato insieme agli argentini Valentin Carboni e Palacios, ai tanti Primavera presenti e a chi faceva già parte della rosa: Acerbi, Darmian, Mkhitaryan e i portieri Sommer, Josep Martinez e Di Gennaro. Domani è prevista la partenza per gli Stati Uniti, il 18 alle 3.00 italiane l’esordio nel Mondiale per club.
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