LUCA GUAZZONI
Calcio

Disciplina, ordine e regole: il Milan di Gattuso riparte da qui

L'allenatore è un totem per i giocatori e una garanzia per la dirigenza

Gennaro Gattuso

Milano, 29 maggio 2018 - Il rischio  concreto di essere esclusi dalla Europa League per editto della Uefa, il debito da 303 milioni sempre più difficile da restituire, una ricapitalizzazione da 40 milioni da completare entro un mese. Il Milan di Yonghong Li resta appeso ad un filo. Ma in mezzo alle nubi, ecco risplendere un raggio di sole: Gennaro Gattuso.

Àncora per i tifosi - 15 anni dopo la finale di Manchester -, totem per i giocatori e garanzia per la dirigenza - si dice che lo scorso weekend fosse in Calabria per qualche giorni di relax con il ds Mirabelli . Il fresco rinnovo fino al 2021 è il punto da cui ripartire: Gattuso ha già scavato il solco, riportando ordine e disciplina a Milanello in mezzo ai mille impegni di calendario; con il raduno del 9 luglio e gli undici giorni di lavoro in ritiro - con tanti doppi allenamenti per mettere tanta benzina nelle gambe - vuole stabilire altre linee guida e nuove regole per riportare il Milan in alto. Li alle strette. Ma la situazione societaria resta complessa, con la possibilità di un interventi a breve del fondo Elliott. I Piccoli Azionisti sul tema hanno voluto lanciare un messaggio univoco, attendendo un confronto alla prossima assemblea dei soci: o rifinanziamento immediato oppure vendita del club.

«Il tempo è purtroppo scaduto - si legge in una lettera indirizzata a Yonghong Li -. I supporter del Milan hanno bisogno di sapere immediatamente se la holding è in grado sia di rifinanziare senza ulteriori esitazioni il debito con il fondo Elliot, sia di sostenere ancora il rilancio economico-sportivo del club. Se è in grado di rifinanziare immediatamente il credito concessole dal fondo Elliot e di smentire, nei fatti, la Uefa ci aspettiamo subito dichiarazioni e atti conseguenti. Se invece questa possibilità manca, non vi è altra strada che quella di farsi da parte e di imboccare senza indugio la strada più diretta per cedere la partecipazione ad un nuovo socio di maggioranza. Non vi è una terza via, non sarà possibile temporeggiare ancora». Ultimatum secco.