Figc, i consiglieri regionali si dimettono: Lombardia commissariata

Una scelta per dimostrare vicinanza al presidente Giuseppe Baretti ma non tutti la pensano così: elezioni posticipate?

Il presidente del Crl, Giuseppe Baretti

Il presidente del Crl, Giuseppe Baretti

Milano, 10 dicembre 2020 – E’ notizia di questa mattina: la maggioranza dei consiglieri del Comitato regionale Lombardia (il 50%+1) ha presentato le dimissioni che dovrebbero essere ratificate durante il Consiglio Nazionale a Roma in corso oggi. I consiglieri che hanno deciso di “abbandonare la nave” a un mese dalle prossime elezioni della presidenza del CRL (previste per il 9 gennaio) hanno motivato le loro dimissioni affermando di voler dimostrare la propria vicinanza all’attuale presidente in carica Giuseppe Baretti, al momento costretto ad affrontare alcuni problemi di salute, sperando così di poter riavere il proprio numero uno per permettergli di esprimere la propria opinione, qualora non fosse nelle condizioni di candidarsi nuovamente.

Uno dei consiglieri regionali dimissionari, il bergamasco Silini spiega così la decisione: «Non c’era una situazione chiara, abbiamo convenuto di dare una possibilità al presidente uscente di potersi mettere nelle condizioni di candidarsi o di esprimere la sua volontà. Vorrei sapere perché le elezioni Figc sono state anticipate al 22 febbraio quando erano inizialmente previste per fine marzo: Baretti è stato male recentemente e non abbiamo avuto il tempo per fare una sintesi e pensare a un’alternativa, io personalmente non mi posso candidare a presidente del CRL per motivi lavorativi, non posso lasciare la mia attuale occupazione. Gli altri avranno avuto le loro motivazioni per non farsi avanti, ora spero che si abbia quel tempo per poter arrivare a un candidato forte, potrebbe essere anche il Delegato di Brescia Pasquali, così come Carlo Tavecchio. Sottolineo comunque che il reggente che verrà scelto per occuparsi del Comitato avrà tempo 90 giorni per indire le elezioni ma potrebbe anche confermarle per il 9 gennaio prossimo ma mi auguro di no: la Lombardia sarebbe rappresentata il prossimo 22 febbraio dai Delegati Assembleari che saranno eletti».

Di parere opposto, invece, l’attuale vicepresidente del Comitato Regionale Lombardia, Paola Rasori: «Quella di dimettersi è stata una scelta totalmente irresponsabile che non trova il mio consenso, qualcuno ha pensato di procedere ugualmente anche se, quando ci eravamo confrontati sull’argomento, avevamo detto che non era una strada percorribile per mille motivi. Ora con le elezioni della LND il 9 febbraio e quelle Figc il 22 febbraio noi lombardi non avremo diritto di voto a meno che non siano eletti del Delegati Assembleari che possano rappresentarci. Conosco Baretti da 20 anni, non avrebbe mai avvallato una decisione simile e se oggi potesse esprimere il suo pensiero sarebbe totalmente contrario: non avrebbe mai messo i club lombardi, già vessati dal Covid, dai protocolli di sicurezza e dai tutti i problemi conseguenti in una situazione di tale incertezza. Credo che la scusa di voler dare tempo a Baretti di guarire sia solo un pretesto, evidentemente qualcuno non aveva voglia di fare le elezioni in questo momento». L’attesa, dunque, è ora tutta per il nome, che verrà scelto dal numero uno della LND Cosimo Sibilia, che andrà a tenere le redini della Lombardia, in attesa di capire chi, oltre a Tavecchio, vorrà assumersi la responsabilità di candidarsi: serve un nome forte, trasversale (non legato a un singolo Comitato provinciale), e con un programma elettorale sensato.