Milano, 7 marzo 2024 – Anche i miti del pallone possono sbagliare. Ma se poi chiedono scusa confermano di essere non solo campioni ma soprattutto grandi uomini. È il caso di Beppe Bergomi, idolo del popolo nerazzurro e apprezzatissimo opinionista televisivo.
Da anni si divide fra studi di Sky, trasferte internazionali e l’impegno sulla panchina delle squadre giovanili dell’Accademia Inter. Con risultati più che apprezzabili. Però domenica scorsa anche uno tranquillo come lui ed esempio di fair play per tutti ha perso la pazienza.
È successo alla fine del big match del campionato Allievi Elitè 2007 sul campo dell’Alcione capolista. Gara tiratissima: vantaggio dei padroni di casa nel primo tempo, prime polemiche dopo un gol annullato all’Accademia Inter, poi il 2-0 dei padroni dei ragazzi di mister Ravasi e il parapiglia finale vicino la panchina degli Orange, dopo un vivace diverbio fra Bergomi e un calciatore dell’Alcione.
Vanessa Luongo, arbitro del match, a quel punto estrae il secondo “giallo“ per il tecnico dell’Accademia Inter (già ammonito) e lo espelle. Bergomi (che oggi è stato inibito fino al 27 marzo 2024 dal giudice sportivo "per aver spintonato un dirigente avversario”) si pente subito, capisce che non avrebbe dovuto reagire alla provocazione di un calciatore della squadra avversaria e fa “mea culpa“.
Le scuse
"Voglio scusarmi per quel che è successo, e lo faccio verso tutti coloro i quali mi conoscono, i miei ragazzi, il ragazzo con cui ho avuto una discussione. Ho sbagliato e non mi tiro indietro dalle mie responsabilità anche perché in tanti anni che alleno è la seconda espulsione, la prima in campionati dilettantistici giovanili. Nella precedente occasione si trattava di una finale Beretti con l’Inter".
Non nasconde l’amarezza Bergomi, il suo messaggio arriva diretto. "Ci confrontiamo con lo psicologo dello sport parlando di valori, e anche per questo devo dare l’esempio. Ho piu di 60 anni, mi scuso con il ragazzo dell’Alcione e avrei dovuto stare al mio posto. Ma siamo tutti esseri umani".
L’ex capitano nerazzurro ha molto apprezzato le parole sponda Alcione: "Il direttore sportivo mi ha mandato un bel messaggio e ci siamo chiariti. Io però chiedo solo una cosa: che ci sia rispetto, sempre, da parte di tutti. È quel che insegno ai miei ragazzi, perché in certe partite dove c’è tensione si fanno sbagli. Poi abbiamo tutti il fuoco dentro, soprattutto noi adulti. Ma dobbiamo resistere e dare l’esempio. Abbiamo perso 2-0 e l’Alcione ha vinto meritatamente, peccato per quel gol annullato da cui è nato il diverbio".
Nessun appunto alla giovanissima Luongo, perché "gli arbitri sono soli e non possono vedere o sentire tutto e quindi anche eventuali errori vanno giustificati". Del resto, in una partita così tesa, forse anche un “fischietto“ di Promozione, certamente più esperto, avrebbe fatto fatica.
Alcione
Anche il presidente dell’Alcione, Montini, tende la mano a Bergomi e considera chiusa la vicenda. "Vero, sono amareggiato per quanto successo domenica ma Beppe Bergomi era e rimane un amico e un uomo di grandi valori morali - scrive sulla pagina social del club -. Insieme a Franco Baresi lo indico sempre come esempio a tutti i ragazzi dell’Alcione e se c’è stata mancanza di rispetto da parte di un nostro ragazzo me ne dispiaccio e chiedo scusa a nome di tutta la società. Personalmente ho seguito il finale di partita a pochi metri da Beppe e devo raccontare un aneddoto: dopo una decisione arbitrale contraria Beppe ha avuto una parola offensiva verso l’arbitro ma accortosi che erano vicini 2 ragazzini ad assistere alla partita si è avvicinato scusandosi per quanto detto. Al fischio finale ci siamo salutati e poi ho visto che si dirigeva in direzione della nostra panchina ed è successo quel che è successo…. Acqua passata, per noi rimarrà sempre il benvenuto"