
Giuseppe Pasini, presidente del Feralpi Group e patron della Feralpisalò
SALÒ (Brescia)A livello strettamente operativo, la Feralpisalò ha ufficializzato che sarà Piamborno, in Valle Camonica, la sede del ritiro che preparerà la nuova stagione (Coppa Italia al via il 17 agosto e Serie C la domenica seguente). Non si può negare che le innumerevoli voci che stanno giungendo da Brescia e che vedono coinvolto in prima fila il presidente della Feralpi, Giuseppe Pasini, stanno gettando nello sconforto Salò. Il caso Brescia Calcio, la mancata iscrizione alla prossima stagione dopo la penalizzazione inflitta per i crediti inesistenti e l’appello a Pasini di salvare le Rondinelle stanno facendo discutere. I tifosi che seguono la squadra verdeblù ormai da anni non sono numericamente paragonabili ai sostenitori delle Rondinelle e nemmeno si può dire che il “Turina“ sia lo stadio ideale per chi vuole fare calcio ad alto livello, ma nello stesso tempo, l’ipotesi sempre più accreditata che la compagine gardesana traslochi e venga attirata dalla città, sta suscitando grande malumore. Una delusione che va oltre l’aspetto agonistico collegato alla prima squadra e coinvolge tutti i progetti che, nel corso degli anni, si sono rivolti al settore giovanile e alla socializzazione. Iniziative che, a questo punto, sono costrette a guardare avanti con motivata preoccupazione. In effetti in questi giorni la domanda che ricorre sulle sponde del Garda cerca di scoprire che ne sarà del calcio a Salò e lo stesso sindaco, Francesco Cangini, ha voluto sostenere i suoi concittadini, chiedendo chiarezza sulle possibili prospettive. In tal senso da Brescia non arrivano notizie ufficiali, ma in molti danno già per scontato il passaggio della Feralpisalò nel capoluogo, dove potrebbe contare su uno stadio importante (almeno per la Serie C) come il “Rigamonti“ e sull’appeal che ha sempre contraddistinto le Rondinelle.In questo senso, l’impianto di Mompiano ospiterà le gare interne della nuova formazione (il cui nome per ora sarebbe tutto da definire), mentre la sede degli allenamenti potrebbe rimanere a Salò. Già si dà per scontato l’approdo nel nuovo sodalizio del ds Andrea Ferretti e di mister Aimo Diana, il tutto per un progetto che, però, richiederebbe l’intervento di altri imprenditori disposti a sostenere economicamente lo sforzo del presidente Pasini. Voci e accordi ancora da definire, questo è vero, ma che fanno sorgere spontanea la domanda sul futuro del calcio a Salò. Proseguiranno solo l’attività giovanile e i progetti sociali e, dopo tanti sogni, non ci sarà più spazio per una prima squadra?
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