Gianmarco Pozzecco nuovo allenatore della Nazionale: la carriera in panchina del Poz

Dalle scelte 'affettive', e deludenti, nelle squadre dove aveva militato da giocatore, alla svolta di Sassari fino all'approdo alla corte di Armani e Messina

Giammarco Pozzecco

Giammarco Pozzecco

Gianmarco Pozzecco è il nuovo allenatore della Nazionale italiana di pallacanestro. Mancava solo l’ufficialità, che è arrivata oggi, dopo il clamoroso divorzio tra la Fip e coach Meo Sacchetti.

Un fulmine a ciel sereno che ha accelerato quanto avrebbe dovuto succedere tra qualche mese, dopo gli Europei del prossimo settembre, dal momento che il rapporto tra il presidente federale Gianni Petrucci e l’allenatore della storica qualificazione alle Olimpiadi, dopo 17 anni di assenza, era ormai logoro.

Sarà invece Gianmarco Pozzecco a guidare gli azzurri a Eurobasket 2022. Alla soglia dei 50 anni, che compirà proprio il prossimo settembre, uno dei giocatori più popolari e amati della pallacanestro italiana avrà dunque il compito di fare appassionare gli italiani alla palla a spicchi anche in veste di allenatore. Ruolo in cui vanta una carriera relativamente giovane, anche piuttosto modesta dicono i detrattori, tuttavia numeri e calendario alla mano il Poz allena ormai da un decennio, un decennio in cui il suo status in panchina è andato crescendo. Certo non sono mancate le ‘pozzeccate’, dalle espulsioni con tanto di camicia strappata (a Varese) agli scontri con il presidente di turno (Bologna, Sassari), ma l’ex Mosca Atomica ha dimostrato di saperci fare anche in giacca e cravatta.

Dopo le belle stagioni in Legadue con Capo d’Orlando, nel 2014 l’esordio in serie A con l’amata Pallacanestro Varese dove vinse il suo unico scudetto da giocatore non è dei migliori: 13 sconfitte a fronte di sei vittorie ed esonero a stagione in corso. Per un paio d’anni fa il vice allenatore al Cedevita Zagabria, quindi il ritorno in Italia, in Serie A2 alla Fortitudo Bologna, ma l’avventura dura appena 15 partite.

Nel 2019 la svolta: basta scelte affettive che lo portano in squadre dove aveva militato da giocatore, il Poz vola a Sassari a stagione in corso. Conquista subito la Fiba Europe Cup e arriva in finale scudetto, cedendo solo nella decisiva gara 7 alla Reyer Venezia, mentre l’annata successiva è neutralizzata dal Covid. La stagione 2020/2021 è condizionata dagli scontri col presidente Sardara, con tanto di separazioni annunciate e poi ritirate, sospensioni per motivi disciplinari e bordate a mezzo stampa. In ogni caso Pozzecco porta il Banco di Sardegna nuovamente ai playoff e fa un’ulteriore esperienza internazionale nella Basketball Champions League.

Chiusa l’esperienza sassarese, l’anno scorso approda alla corte di Giorgio Armani che lo ingaggia come assistente allenatore di Ettore Messina, uno dei mostri sacri della pallacanestro italiana ed europea, respirando il basket ai massimi livelli tra campionato ed Eurolega. A Milano, dove siede tutt'ora in panchina accanto a coach Messina, compie un apparente passo indietro che è in realtà un master accelerato che gli apre le porte più prestigiose, quelle della Nazionale.