
Kamaldeen Sulemana, a destra in maglia gialla, impegnato in una partita di Premier League contro il Manchester United
La prima settimana di mercato per l’Atalanta si apre con un doppio colpo annunciato. All’insegna della linea verde. Da ieri è a Bergamo il 23enne attaccante ghanese Kamaldeen Sulemana, che nel pomeriggio si è sottoposto alla prima parte delle tradizionali visite mediche di rito presso la Habilita, al Gewiss Stadium, struttura official partner dell’Atalanta. Che ha così chiuso rapidamente il primo affare, da 17 milioni più bonus, con il Southampton, regalando al neo-tecnico Ivan Juric un suo fedelissimo, un giocatore che aveva già allenato la scorsa stagione ai Saints. E probabilmente già oggi, salvo impreviste sorprese, arriverà la fumata bianca anche per Honest Ahanor, 17enne terzino sinistro del Genoa, sei presenze in Serie A la scorsa stagione: sarà un acquisto per il presente, ma soprattutto in ottica futura, trattandosi di un 2008 con enormi margini di miglioramento tecnico. Due innesti a sinistra, uno offensivo, Sulemana e uno difensivo, Ahanor, nella corsia che saluta Ruggeri che sta per infilarsi la maglia dell’Atletico Madrid, ceduto per 20 milioni ai Colchoneros. Due talenti emergenti, come lo stesso Odilon Kossounou riscattato due settimane fa dal Bayer Leverkusen per 20 milioni.
Profili di giocatori per il presente ma con margini di crescita e miglioramento in ottica futura. Sulemana è un gioiello che ha frenato nell’ultimo biennio inglese nel Southampton. A fine 2022, ventenne appena esploso nel Rennes, era considerato uno dei talenti emergenti a livello europeo, tanto che il Southampton aveva investito su di lui 25 milioni. L’Atalanta, con la solita lungimiranza e abilità di Luca Percassi nelle trattative di mercato, lo ha portato a Bergamo per 17 milioni, scontato di un terzo rispetto alla cifra investita dai Saints per averlo nel 2023. Un altro affare, perché il potenziale del giocatore è altissimo: potenza fisica, energia, dribbling, capacità di saltare l’uomo e attaccare l’area. Il limite finora è stato quello realizzativo: un gol in 26 gare di Premier League nell’ultima stagione, quando ha avuto Ivan Juric come tecnico per quattro mesi, e in generale con i Saints appena 4 gol in 74 partite.
Con il Rennes un po’ meglio: 6 gol in 47 partite. Adesso tocca a Juric valorizzarlo. Ora la Dea metterà nel mirino del mercato un difensore di qualità, un centrale futuribile: tanti i nomi accostati ai nerazzurri, dal belga De Winter, esploso nel Genoa, al croato Simic, ex milanista, reduce da una positiva stagione all’Anderlecht, fino a Lucumì e Kiwior.
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