GIULIO MOLA
Sport

Alcione: Red Bull interessata all'ingresso nel club di serie C

L'Alcione, sotto la guida di Giulio Gallazzi, attira l'interesse di Red Bull per un progetto ambizioso in serie C.

L'Alcione, sotto la guida di Giulio Gallazzi, attira l'interesse di Red Bull per un progetto ambizioso in serie C.

L'Alcione, sotto la guida di Giulio Gallazzi, attira l'interesse di Red Bull per un progetto ambizioso in serie C.

Tutto nel giro di ventiquattro ore: prima la conferma del direttore sportivo Matteo Mavilla, dell’allenatore Giovanni Cusatis e del responsabile del settore giovanile Riccardo Bellotti nel segno della “continuità“ di un percorso cominciato nel 2021. Poi la clamorosa indiscrezione lanciata ieri mattina da Il Sole 24 Ore, secondo cui l’Alcione, matricola terribile nell’ultimo campionato di serie C (il primo della sua storia), potrebbe aprire le porte all’ingresso di autorevoli soci.

Da quando, a fine aprile, Giulio Gallazzi, 61enne imprenditore bolognese in ambito finanziario a capo di Sri Group è diventato proprietario unico della terza squadra di Milano dopo l’addio di Marcello Montini (ex azionista al 50%), la società di via Olivieri sogna in grande e prepara progetti sempre più ambiziosi. Il patron, che ha tanti amici nel mondo del pallone a cominciare dal numero uno dell’Inter Beppe Marotta, mai ha nascosto il suo obiettivo: la serie B. Insieme a quello forse più a portata di mano, lo stadio di proprietà. Una struttura che comporterà un investimento importante: l’acquisto di un terreno di 30mila metri quadrati a pochi minuti d’auto dalla sede del club e da San Siro, per poter edificare un piccolo gioiellino dell’impiantistica sportiva, ovvero uno stadio da 6mila posti (in grado di accogliere la Prima Squadra ma pure la Primavera) che potrà essere poi ampliato fino al raggiungimento delle diecimila unità. Tanta roba.

Intanto la prima “salvezza“ è stata archiviata dopo aver accarezzato per alcune settimane il sogno playoff, ma adesso la proprietà fa sul serio se è vero che già da alcuni mesi sono state avviate su più tavoli varie discussioni con alcuni investitori esteri (americani, olandesi, inglesi e persino multinazionali) interessati al progetto dell’Alcione. Fra questi ci sarebbe addirittura il colosso Red Bull, azienda austriaca fondata nel 1984 e diventata famosa per la sua bevanda energetica. Ma come è noto il brand Red Bull è strettamente collegato al mondo del calcio visto che la multinazionale ha investito in diversi club europei negli ultimi dieci anni: dal Lipsia dei miracoli (in Germania), al Salisburgo (Austria). E poi ancora il New York Red Bulls negli Stati Uniti, i Red Bull Bragantino e Red Bull Brasil in Brasile, il Paris Fc (col miliardario Arnault) in Francia e altro.

Ma già da un po’ di tempo radiofinanza aveva ipotizzato una possibile “scalata“ di Red Bull in Italia, dove non è ancora presente. Tempo fa si è parlato di un interessamento per il Torino di Urbano Cairo, salvo poi mettere nel cassetto il relativo dossier per una valutazione ritenuta eccessiva del club granata. Così si sarebbe optato su un altro tipo di scelta, puntando su club emergenti e ambiziosi: e Red Bull avrebbe avviato le prime discussioni con Gallazzi per coinvolgere l’Alcione il cui progetto sportivo è ritenuto molto interessante.

Ad oggi l’Alcione ha un giro d’affari di quasi 5 milioni di euro, una discreta squadra in serie C e soprattutto un importante settore giovanile. Elementi, questi, che avrebbero contribuito ad attirare l’interesse di Red Bull, molto attento alle realtà in fase di espansione e che vogliono puntare sulla crescita della propria “cantera“.

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