Milano, la stagione dei concerti è da record: scommessa contro la pandemia

La spada di Damocle del Covid è anche sulla musica dal vivo, ma non scoraggia nella compilazione dei calendari: pianificazione "full" nel milanese

I Muse, tra i protagonisti più attesi

I Muse, tra i protagonisti più attesi

Trovate questo articolo all'interno della newsletter "Buongiorno Milano". Ogni giorno alle ore 7, dal lunedì al venerdì, gli iscritti alla community del «Giorno» riceveranno una newsletter dedicata alla città di Milano. Per la prima volta i lettori potranno scegliere un prodotto completo, che offre un’informazione dettagliata, arricchita da tanti contenuti personalizzati: oltre alle notizie locali, una guida sempre aggiornata per vivere in maniera nuova la propria città, consigli di lettura e molto altro. www.ilgiorno.it/buongiornomilano  

Milano, 3 ottobre 2022 - Incognita Covid sul cartellone invernale della musica live. L’autunno, infatti, è arrivato, ma ci vorranno ancora alcune settimane per farsi un’idea dei livelli di diffusione del virus e valutare di conseguenza l’agibilità delle grandi strutture al chiuso, dato comunque per scontato che i teatri rimarranno aperti a capienza piena come lo scorso anno. Una spada di Damocle sulla musica dal vivo che tuttavia non scoraggia nella compilazione dei calendari l’attività dei produttori di spettacoli, come conferma la pianificazione “full” del Forum di Assago.

Le presenze a ottobre? Gemitaiz e Madman, Sigur Rós, Marco Mengoni, Sfera Ebbasta, Eric Clapton, Deep Purple Swedish House Mafia, 50 Cent, Sangiovanni, Porcupine Tree, Sting, Placebo, One Republic, ma anche Cure, Bon Iver, Evanescence, Alt-J, Cesare Cremonini, Luché, Alter Bridge, Max Pezzali a novembre, Rosalia, Salmo, Simply Red, Il Volo, Fabrizio Moro, Biagio Antonacci, Fabrizio Moro, Alessandra Amoroso, Litfiba a dicembre. Una chiusura d’anno esplosiva per poi riprendere l’attività a tambur battente nel 2023 con Michael Bublé, Bring Me The Horizon, Aqua, George Ezra a febbraio, Yungblud, Eros Ramazzotti, Roger Waters a marzo e da Måneskin, ancora Pezzali, Avril Lavigne ad aprile.

Piede alzato dall’acceleratore, dunque, solo a gennaio-inizio febbraio quando il picco dei contagi ed altri fenomeni molto meno preoccupanti (come il Festival di Sanremo, ad esempio) arriveranno a distrarre l’interesse generale. E al Forum si è già al lavoro sul cartellone dell’autunno 2023 e ad una serie di show ad alto richiamo come quello di Laura Pausini. Stesso affollamento nei teatri e in quei club che rimangono il fulcro del’attività live. Agli Arcimboldi questo autunno sono attesi, tra gli altri, James Taylor, Daniele Silvestri, De Gregori & Venditti, Umberto Tozzi, Elisa, Jack Savoretti, Ornella Vanoni, Marco Masini, per poi passare a febbraio con Jethro Tull, Nino D’Angelo, Tori Amos, Diana Krall, Raf, Mario Biondi che omaggia Jannacci.

Pure al Lirico ranghi serrati con Gigi D’Alessio, Dodi Battaglia, Steve Hackett, Pfm, Alex Britti, Chilly Gonzales, Massimo Ranieri, Lucinda Williams, Angelo Branduardi, Fabio Concato, Francesca Michielin, Sal Da Vinci, Elio che omaggia (pure lui) Jannacci. Meno convulsa e di alto profilo la stagione al Dal Verme, dove approdano Uriah Heep, Gregory Porter, Ludovico Einaudi, Joe Satriani, Yes (o quel che resta, dopo la scomparsa sei mesi fa pure del batterista Alan White). La concentrazione è tale da spingere alcuni a tirarsi fuori dalla mischia. È il caso di Francesco Renga che, spostate per cause di forza maggiore le date dell’Insieme Tour dal maggio 2021 al dicembre dello stesso anno e poi a ottobre 2022, ha deciso di spostarle a ottobre 2023, per offrire al pubblico uno spettacolo imperniato sul nuovo repertorio a cui sta lavorando. Naturalmente i biglietti possono essere rimborsati, ma uscendo da uno stato d’emergenza e, soprattutto, cambiando offerta, sarebbe stato forse più coerente risarcire il pubblico e ripartire da zero con la nuova prevendita.

Se i teatri sono carichi (e in taluni casi sovraccarichi), nei club la situazione non è da meno. Basta pensare al Fabrique, che ha in agenda un concerto ogni due giorni e passa dai Kaleo ai Lacuna Coil, da Gianluca Grignani a Bresh, dai finnici The Rasmus a Gaia, Annalisa, The Script, Band of horses, La Rappresentante di Lista, Rancore, e, l’anno prossimo, Belle and Sebastian, Kooks, Apocalyptica, Tokio Hotel. O all’Alcatraz, che annuncia Saxon, Kasabian, Alan Walker, Jacob Collier, Verdena, Libertines, Bastille, Capo Plaza, Bullet for my Valentine, Eels, ma pure i Muse con un esclusivissimo show in cartellone il 26 ottobre per offrire un primo assaggio di quel Will of the People World Tour atteso il prossimo luglio sotto la luna di San Siro.