Sanremo 2022, il monologo integrale di Drusilla Foer

L'artista sul palco dell'Ariston: "Convinzioni, non convenzioni. Il più grande atto rivoluzionario che si possa fare oggi è l'ascolto"

Drusilla Foer sul palco dell'Ariston

Drusilla Foer sul palco dell'Ariston

Sanremo, 4 febbraio 2022 - Convinzioni, non convenzioni. E' l'auspicio che esprime Drusilla Foer nel suo monologo che chiude la terza serata del Festival di Sanremo 2022. Un discorso che viene preceduto anche da una gag involontaria, con Amadeus che le dice "il palco è tutto tuo" ma poi sull'asta manca il microfono.

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Il testo integrale del monologo di Drusilla Foer

"Non voglio ammorbarvi a quest’ora con parole sulla fluidità, sull'integrazione, sulla diversità. Diversità non mi piace perché ha in sé qualcosa di comparativo e una distanza che proprio non mi convince. Quando la verbalizzo sento sempre di tradire qualcosa che penso o sento. Le parole sono come le amanti quando non si amano più vanno cambiate subito. Un termine in sostituzione potrebbe essere unicità, perché tutti noi siamo capaci di coglierla nell’altro e pensiamo di esserlo. Per niente, perché per comprendere la propria unicità è necessario capire di cosa è composta, di cosa siamo fatti. Di cose belle: le ambizioni,  i valori, le convinzioni, i talenti. Ma talenti e convinzioni devono essere curati. Non è facile entrare in contatto con la propria unicità ma un modo lo avrei: si prendono per mano tutte le cose che ci abitano e si portano in alto, si sollevano insieme a noi, nella purezza dell’aria, in un grande abbraccio innamorato e gridiamo: “che bellezza tutte queste cose sono io”. Sarà una ficata pazzesca e sarà bellissimo abbracciare la nostra unicità e a quel punto io credo che sarà più probabile aprirsi e uscire da questo stato di conflitto che ci allontana. Sono una persona molto fortunata a essere qui ma vi chiederei un altro regalo: date un senso alla mia presenza su questo palco e tentiamo il vero atto rivoluzionario, che è l’ascolto, di se stessi e degli altri.

Promettetemi che ci doneremo agli altri, che accogliamo il dubbio anche solo per essere certi che le nostre convinzioni non siano solo delle convenzioni. Facciamo scorrere i pensieri in libertà e senza pregiudizio e senza vergogna. Facciamo scorrere i sentimenti con libertà e liberiamoci dalla prigionia dell'immobilità. Immaginate se il mondo non ruotasse e fisso stesse, se tutto il buio fosse nero pesto".