Festival di Sanremo, parla Amadeus: ecco le prime indiscrezioni

Dagli ospiti sino al pubblico, rigorosamente in presenza: Amadeus racconta la prossima edizione della kermesse musicale

Amadeus, conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo 2021

Amadeus, conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo 2021

Milano, 14 gennaio 2021 - Manca un mese e mezzo alla settantunesima edizione del Festival di Sanremo - la manifestazione si svolgerà dal 2 al 6 marzo - e dalla macchina organizzativa filtrano le prime indiscrezioni. A confermarle è lo stesso Amadeus, conduttore e direttore artistico della kermesse che andrà in onda come di consueto su Raiuno. In una lunga intervista a Rtl 102.5, il conduttore ha ribadito anzitutto la volontà di iniziare proprio il 2 marzo: "Dobbiamo riuscire a offrire al pubblico un festival in linea con tutte le norme sanitarie, la salute è la cosa più importante e nessuno deve essere messo a rischio. Il Festival però non si può fare senza pubblico, con l'Ariston vuoto. Dobbiamo lavorare per realizzare un Sanremo che sia il più normale possibile". Parola d'ordine, quindi, "normalità".

L'OMAGGIO Una "normalità" che potrebbe vedere sul palco anche storie di medici e infermieri che in questo anno di emergenza sanitaria hanno lavorato a stretto contatto con i pazienti affetti da covid-19. In questo caso il rischio di cadere nella retorica e trasformare tutto in un momento di buonismo fine a se stesso - con tanto di standing ovation, abuso del termine "eroi" e applauso commosso in ricordo delle vittime del Sars-cov2 - è enorme. E in un Festival di Sanremo nel quale le canzoni in gara fra i big saranno ben 26, ciò che è necessario evitare sul palco è proprio la retorica superflua.  IL TEATRO Impossibile evitare di parlare di pandemia e dei disagi che questa sta causando ormai da un anno (il Festival di Sanremo si svolgerà praticamente dodici mesi dopo il primo Dpcm di chiusura delle regioni): "A Sanremo dobbiamo rilanciare la musica, lo spettacolo, magari anche il teatro - ha spiegato Amadeus -. Mi auguro che i teatri possano riaprire, mi piacerebbe riaccendere i teatri in giro per l'Italia da Sanremo". GLI OSPITI Anche e soprattutto in questa direzione va l'idea di un Festival "patriottico", dove il motto sarà "Prima gli italiani". Nulla che ricordi echi politici, a quanto pare. "Gli ospiti internazionali? Potrebbero esserci - ha ricordato il direttore artisitco -, anche se vorrei fare un festival molto nazionale, pensare anche e soprattutto al settore musicale completamente a terra: ci sono persone disoccupate da mesi, entourage di artisti che non lavorano, vorrei pensare a loro. Questo comunque non vuol dire escludere artisti internazionali". Insomma, per ora i volti noti che hanno caratterizzato le precedenti edizioni - e che in alcuni casi non hanno aggiunto nè tolto nulla alla kermesse musicale, bisogna dirlo - non sembrano essere fra le priorità dell'organizzazione sanremese. Prende corpo - inevitabile visto il singolo realizzato insieme e che è in uscita proprio in questi giorni - l'ipotesi di avere due volti salentini insieme sul palco: Alessandra Amoroso ed Emma Marrone potrebbero essere fra gli ospiti almeno in una delle serate, "ma ad oggi non ne abbiamo ancora parlato". Nessun dubbio invece su due "scoperte" proprio delle ultime edizioni del Festival di Sanremo: Elodie e Achille Lauro. Quest'ultimo "proporrà cinque quadri artistici che faranno un percorso nella musica e nel tempo: in questi giorni ne stiamo parlando, ci sono cinque idee fortissime, momenti di vero e proprio spettacolo. È un artista veramente completo, mi piace molto". "Elodie non è solo bella, è una ragazza brava, di carattere, con una storia fortissima: mi piacerebbe che il pubblico la conoscesse meglio" ha aggiunto il conduttore.  LA REUNION Dopo la reunion dei Pooh e quella altamente iconica dei Ricchi e Poveri, invece, potrebbe arrivarne un'altra. Bocche cucite però sulle star che potrebbero rivedersi proprio a Sanremo, gli Abba per ora sarebbero un sogno ma dopo un 2020 da incubo qualche bel sogno è più che lecito. Non si guarda solo all'estero. Fra le reunion auspicate, soprattutto dall'emotività del pubblico, c'è anche quella degli 883. Mauro Repetto, d'altro canto, era già salito di nuovo sul palco con Max Pezzali diversi anni fa e lo stesso Pezzali aveva affermato qualche settimana fa  che "Mauro Repetto è arruolato per questo evento a San Siro. Nel 2021 saremo pronti a deliziare il pubblico anche con il ritorno di Mauro ad alto livello. Non sarà lì solo a far presenza, ma lo coinvolgerò molto profondamente nello spettacolo". IL PUBBLICO La fantascientifica ipotesi degli spettatori su una nave da crociera - sarebbe una sorta di "bolla covid-free" per accogliere le 500 persone che potrebbero quindi poi assistere in presenza al Festival - starebbe prendendo forma. "L'idea - ha raccontato Amadeus - è creare una bolla per mettere in sicurezza 500 persone e consentire loro di potere essere presenti all'Ariston. Devono essere sempre le stesse, non avere contatti con nessuno, magari alcune di loro anche vaccinate, al di là dei tamponi quotidiani che faremo, portate su una nave bellissima su cui trascorrere una settimana di vacanza, portate a terra in pulmini di massimo venti persone e poi riportate sulla nave dopo la serata. È un'idea su cui stiamo seriamente e realmente lavorando, che ha suscitato curiosità in ogni parte del mondo, anche in America. Chiaramente c'è un protocollo, non è una cosa semplice, ma si può fare". Di diverso avviso è Vicky Gitto, presidente dell'Art directors club italiano ovvero l’associazione che da 35 anni riunisce i principali creativi e pubblicitari italiani: "In un momento in cui la pandemia aggredisce, l’economia è in crisi e tutti, e nello specifico penso al mondo della cultura, spettacolo, eventi, intrattenimento, sono diligentemente fermi, ipotizzare un Festival aperto al pubblico, peraltro in maniera molto forzata tra "bolle, navi da crociera, tamponi"  ci suona come una nota stonata". "Il Festival è uno show televisivo, non teatrale, cui certamente la presenza in platea di qualche centinaio di "privilegiati" non aggiunge nulla - rincara la dose Gitto -. Che messaggio passerebbe a tutti gli italiani che stanno affrontando grandi sacrifici? Che musei, cinema, teatri e tutto l’indotto debbano stare chiusi e invece il Festival di Sanremo…". IBRAHIMOVIC "E' un personaggio incredibile, dal grande carisma, un personaggio trasversale che appartiene al calcio mondiale ma è anche molto simpatico. Cosa farà? Non lo so, non lo sa lui, non lo sa nessuno. Probabilmente lo affido anche a Fiorello, che mi ha detto: "Ho delle idee su Ibrahimovic ma non te le dico"". Quel che è certo è che difficilmente l'attaccante svedese del Milan non riuscirà a lasciare il segno in questa settantunesima edizione del Festival di Sanremo. Non è la prima volta in cui uno sportivo calca il palcoscenico del Teatro Ariston, ma quelle del mondo del pallone - inteso come ovale di cuoio, visto che fra calciatori, cestisti e pallavoliste la varietà negli ultimi anni non è mancata - sono sempre state presenze "spot", in alcuni casi peraltro anche imbarazzanti. Zlatana Ibrahimovic sarà invece un ospite fisso.