Eurovision 2022, chi rappresenta la Svizzera e la canzone: Marius Bear

"Boys do cry" è una ballata delle più classiche: il testo tradotto in italiano

Marius Bear all'Eurovision 2022 per la Svizzera

Marius Bear all'Eurovision 2022 per la Svizzera

Nell'edizione dell'Eurovision Song Contest del 2021 la Svizzera si era qualificata al terzo posto. Ora agli elvetici il terzo gradino del podio non basta più. E per cercare di conquistare il successo si affidano a Marius Bear, che salirà sul palco come quarto artista durante la prima semifinale dell'Eurovision 2022. Una storia che ha il sapore della favola, quella di Marius Bear: prima meccanico, poi musicista di strada in Svizzera e Germania e infine, grazie all'incontro provvidenziale con un produttore, uno dei più importanti artisti svizzeri. Voce matura, potente, ma che sa essere anche delicata all'occorrenza: Marius Bear è esponente di un pop raffinato, anche se a tratti può risultare un po' troppo petulante.

Marius Bear all'Eurovision 2022

Marius Hügli, questo il vero nome di Marius Bear, è arrivato a rappresentare la Svizzera dopo essere risultato vincitore nella selezione interna organizzata dall'emittente televisiva pubblica Srf.

Probabilità di vittoria

Se nel 2021 Gjon's Tears era arrivato terzo con una canzone che nulla aveva a che vedere con il rock e l'energia di "Zitti e buoni" dei Maneskin, di certo la Svizzera non riuscirà a fare meglio. Il brano "Boys do cry" non è riuscito ad attirare l'attenzione del pubblico neppure su Spotify, dove gli ascolti in streaming sono rimasti decisamente al di sotto dei 700mila. Probabilmente Tananai avrebbe fatto bene ad accettare l'invito dell'ambasciatrice svizzera a partecipare sotto la bandiera elvetica.

Il testo di "Boys do cry"

"I cuori si spezzano, Dio solo sa perché, E a volte gli aeroplani cadono dal cielo. E le montagne si sgretolano, e i fiumi scorrono in secca. E oh, i ragazzi piangono" basta per far capire il tono decisamente lamentoso e riflessivo di questo brano. L'arrangiamento è quello di una ballatona classica, che di certo non invita a organizzare una festa.