Britney Spears, il padre si difende: "Senza di me sarebbe morta"

Il genitore della pop star rivela: "È stato un inferno. Se non avessi ottenuto la custodia legale, non avrebbe più rivisto i suoi figli"

Britney Spears

Britney Spears

New York - "Se non fossi intervenuto, mia figlia oggi sarebbe morta": in un'intervista al 'Mail on Sunday' Lamie Spearspadre di Britney, parla in pubblico per la prima volta dopo la fine della custodia legale della figlia durata quasi 14 anni. L'intervista arriva dopo che Britney ha allarmato perfino i suoi fan più fedeli con una serie di foto seminude postate sui suoi profili social accompagnate da bizarre didascalie.

Jamie Spears si era messo in mezzo ottenendo di applicare a Britney un istituto legale riservato a persone molto anziane o non più in grado di intendere e di volere dopo che la figlia aveva avuto un paio di collassi nervosi sotto i flash dei fotografi. La battaglia legale della pop star per liberarsi dal giogo paterno era culminata a novembre 2021 quando un tribunale di Los Angeles aveva dichiarato illegale la tutela e Britney per la prima volta in anni aveva avuto accesso a una carta di credito.

Jamie ha detto al tabloid britannico di non voler vuotare completamente il sacco per non far precipitare Britney "in un buco nero" peggiore di prima. "È stato un inferno, ma non so se, senza la tutela, lei sarebbe ancora viva. Per proteggere lei, per proteggere i ragazzi la tutela era un ottimo strumento. Senza, non so se li avrebbe avuti indietro", ha detto a proposito di Preston e Jayden, i figli adolescenti di Britney e Kevin Federline, che vivono da anni con il padre. 

Britney Spears e Federline hanno divorziato nel 2007, dopo di che lei ha cominciato a comportarsi stranamente: si era rasata la testa, preso ad ombrellate la macchina di un fotografo ed era stata ricoverata in ospedale per tossicodipendenze. Fu allora che fu istituita la tutela legale che inizialmente doveva essere temporanea ma dopo qualche mese era diventata permanente.

Jamie a quel punto aveva ottenuto il controllo completo sulle finanze della figlia e su tutte le decisioni relative la sua carriera in cambio di un compenso da 16mila dollari al mese. Il padre sostiene ancora che, grazie al suo intervento, gli asset della figlia si sono moltiplicati: "Era in bolletta. Ma abbiamo lavorato, e anche lei ha lavorato, per rimettersi in piedi economicamente". Negli anni della tutela legale la Spears ha pubblicato quattro album e per due anni è stata "star in residence" a Las Vegas: un tour de force che l'ha salvata dalla bancarotta ma che, è emerso nel corso dell'azione legale, ha avuto un costo pesante sul suo stato fisico ed emotivo.