REDAZIONE SONDRIO

Strada del Maloja più sicura In attesa della futura galleria

Potenziato il sistema per il distacco artificiale delle valanghe tra Sils e Plaun da Lej

Buone notizie per i frontalieri che percorrono la strada cantonale del Maloja. È stato infatti annunciato da Rsi il potenziamento del sistema per il distacco artificiale di slavine e valanghe nel tratto di strada posto tra Sils Foglias e Plaun da Lej in Val Bregaglia. In zona si sta già lavorando alacremente da alcuni giorni per posizionare, nei cosiddetti canaloni e cioè nei luoghi in cui solitamente scendono grosse masse di neve e detriti, sei piloni per il distacco artificiale delle valanghe. Su ognuno di essi saranno presenti dodici "colpi di dinamite" attivabili da una centrale e quindi in remoto per far staccare artificialmente le valanghe, ovviamente solo qualora se ne avvertisse la necessità.

Grazie a questo nuovo sistema "da remoto", si potranno far scendere piccole valanghe ed evitare il distacco di grosse e pericolose masse di neve. Un passo in avanti importante verso un passaggio molto più sicuro su quel tratto di strada percorso ogni giorno da tante vetture. Negli ultimi inverni, a causa della pericolosità della zona proprio per il pericolo di distacco di valanghe e slavine, quel tratto di strada è stato chiuso in media per una cinquantina di ore ma anche per undici giornate. Il vero obiettivo però in Bregaglia e in Engadina è quello della costruzione di una galleria, un vero e proprio tunnel già programmato dal governo cantonale e che vedrà la luce in un prossimo futuro, che permetta di bypassare completamente la zona in cui scendono copiose, nella stagione invernale, le valanghe. Per ora si sta lavorando ancora alla realizzazione del progetto definitivo dell’opera che garantirebbe così l’apertura 365 giorni all’anno della strada con la massima sicurezza per tutti i passanti e quindi anche per i moltissimi frontalieri provenienti da tutta la Valchiavenna e diretti in Svizzera per lavorare.

Un progetto, quello del posizionamento dei sei piloni con le cariche di dinamite per far scendere le valanghe in maniera artificiale e da remoto, che potrebbe essere preso in considerazione anche da alcune località o comunità valtellinesi per rendere ancor più sicure alcune strade di alta montagna che, inevitabilmente, in inverno sono a rischio valanghe. Fulvio D’Eri