"Sto tornando, mi sono perso". Vane le ricerche in quota

Non si trova l’anziano che ha lanciato l’allarme mentre era impegnato in un’escursione sul Moregallo

"Sto tornando ma mi sono perso". Poi più nulla: lui non ha più risposto e il telefonino che inizialmente squillava a vuoto è diventato muto. A perdersi mercoledì sera è stato un pensionato milanese di 88 anni che non è più rientrato a casa da una gita nei boschi del Moregallo a monte di Valmadrera, dove è arrivato in treno da Porta Garibaldi. L’allarme è scattato l’altra notte quando i familiari, dopo averlo aspettato e aver tentato di contattarlo invano per ore, hanno chiesto aiuto ai soccorritori. Si sono subito messi in marcia i vigili del fuoco del Nucleo Speleo alpino fluviale e Tas specializzati in Topografia applicata al soccorso del comando provinciale di Lecco, insieme ai volontari del distaccamento di Valmadrera. Con loro i colleghi di Varese che utilizzano il sistema Dedalo in grado di localizzare telefonini in assenza di segnale purché accesi. Dal comando regionale lombardo sono arrivati invece i cinofili con i cani da ricerca e gli esperti di droni. Dal cielo hanno passato al setaccio le immagini delle telecamere comunali per stabilire dove si sia incamminato l’escursionista. In campo pure i tecnici del Soccorso alpino del Triangolo lariano e i carabinieri. "E stato perlustrato il versante a lago, verso Valmadrera e Onno – spiegano dal Cnsas lombardo -. In seguito ad alcuni avvistamenti certi di testimoni che hanno riferito di averlo visto nella parte alta della montagna le ricerche si sono intensificate soprattutto in quota". Nonostante l’ingente spiegamento di uomini e mezzi, dell’anziano milanese non è stata riscontrata traccia. L’operazione si salvataggio sta comunque andando avanti a oltranza. D.D.S.