Sondrio, no al centro estivo 0-3: l’asilo nido resta chiuso

La denuncia dei sindacati Cgil e Cisl sulla mancanza del servizio pubblico "In atto il disinvestimento del Comune con il processo di esternalizzazione"

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di Fulvio D’Eri

Il nido La Coccinella, chiuso da marzo per il coronavirus, quest’estate non riaprirà. E si scatena la polemica. A denunciarlo un comunicato di Cgil e Cisl a firma rispettivamente di Michela Turcatti e Francesco Caiazza.

"Abbiamo appreso da alcuni genitori che l’asilo nido comunale non riaprirà per il periodo estivo – si legge nel comunicato –. Le preoccupazioni e perplessità sono molte. Innanzitutto ci preoccupa che un servizio pubblico, prezioso e caratterizzato da sempre da alta professionalità da parte delle operatrici e degli operatori, non sia stato riattivato sotto forma di centro estivo, per la fascia 0-3 anni, come invece avrebbe potuto essere, chiaramente in piena sicurezza sia per gli operatori che per i bambini.In altre realtà lombarde e nazionali, il confronto fra le amministrazioni comunali e organizzazioni sindacali ha portato alla definizione di linee guida e modalità di apertura in sicurezza dei nidi. Siamo a conoscenza che un gruppo numeroso di genitori di bambini già iscritti al nido comunale avevano espresso interesse verso tale opportunità, nelle forme consentite e previste".

Perplessità anche sulle motivazioni per le quali la struttura non sarà aperta. "Non entrando nel merito di valutazioni politiche, condivisibili o meno, ma legittime, spiace apprendere che l’assessore al ramo, rivolgendosi alle famiglie interessate, abbia rappresentato l’impossibilità di una programmazione estiva delle attività de La Coccinella, basandosi su una lettura limitante dei decreti in vigore e imputando tale limite alla necessità, apparentemente non superabile, di consentire al personale educativo del nido comunale di poter godere obbligatoriamente delle ferie maturate e non fruite nei mesi di sospensione".

"Ora ci preme sottolineare – rimarcano Cgil e Cisl – che la tutela dei diritti dei lavoratori e lavoratrici rientra nella nostra azione quotidiana, ma nel caso specifico ci chiediamo se l’amministrazione abbia innanzitutto valutato la possibilità di sperimentazione di un progetto di riapertura in forma di centro estivo de La Coccinella. Non vorremmo che tutto questo rispondesse invece a un disinvestimento e a quel processo di esternalizzazione del personale del nido comunale, purtroppo tuttora in atto, non solo nelle intenzioni, ma anche nelle decisioni assunte nei giorni scorsi dalla maggioranza consiliare di Sondrio. Progetto che, come ribadito in ogni sede, rappresenta per noi un ulteriore arretramento dei servizi pubblici. Rinnoviamo il nostro appello e la nostra totale disponibilità a dialogare con l’amministrazione per lavorare su soluzioni che contemplino il diritto dei bambini a spazi di crescita con la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, specie in vista della piena riapertura dei servizi a settembre".