Scomparso in Valmalenco, in campo la sensitiva

Ha indicato la cava di Lanzada per trovare Mattia Mingarelli

I militari del Ris a Barchi

I militari del Ris a Barchi

Chiesa in Valmalenco (Sondrio), 14 dicembre 2018 - «So dov'è Mattia Mingarelli. E' nella zona di una cava a Lanzada. Ho dei poteri, lo sento, andate a cercarlo lì». Ci sarebbe anche una persona sensitiva (al momento non è dato sapere se si tratti di un uomo o di una donna) della Valmalenco nelle maglie dell'intricato mistero sulla scomparsa del 30enne di Albavilla, in provincia di Como, sparito nel nulla venerdì scorso, ormai una settimana fa, in località Barchi nel territorio comunale di Chiesa.

La sua segnalazione, però, si è rivelata solo una bufala. I carabinieri nel pomeriggio di mercoledì hanno ricevuto la strana segnalazione. «Ho poteri, sono sensitivo, e sento che Mattia, il ragazzo che state cercando, è a Lanzada, in una cava. Andate a controllare, sono certo che lo troverete lì».

Certo, una segnalazione decisamente particolare, e probabilmente gli inquirenti non hanno mai pensato di trovare davvero lì il 30enne comasco. Comunque, controllare non costa nulla, e visto che le segnalazioni in questo momento certo non si sprecano, alcuni uomini sono andati nella zona indicata dal fantomatico sensitivo, alla ricerca di tracce di Mattia Mingarelli. Tracce che, ovviamente, non hanno trovato. Nella cava non c'era l'agente di commercio della Trussoni Beverage, né nulla che potesse far pensare che fosse, in qualche modo, passato di lì. Un tentativo andato a vuoto, ma valeva la pena provare nella speranza di poter capire finalmente cosa sia accaduto al giovane e mettere fine all'angoscia di familiari, genitori e la sorella Elisa in prima fila, e amici che da sette giorni non hanno idea di dove sia finito Mattia.