Sondrio gastronomica: allori a Lanterna Verde, Cantinone e La Prèsef

Le scelte di Michelin e Gambero Rosso. Slow Food premia quattro osterie

Roberto Tonola de La Lanterna Verde

Roberto Tonola de La Lanterna Verde

Sondrio, 3 gennaio 2021 - La storia e le storie, il patrimonio gastronomico della Valtellina e il pudore dei buoni chef, più pragmatici che esibizionisti, che lasciano parlare i fatti, perché la retorica – come amano ripetere – non rende più saporiti i loro piatti. Come contraddirli? Del resto, pensano altri a narrare e raccontare della loro abilità, come fanno le edizioni 2021 delle principali guide gastronomiche appena sbarcate sugli scaffali delle librerie. Peraltro generose, nei giudizi e nelle valutazioni. Il che non guasta, in un momento di forte difficoltà per il comparto della ristorazione tra Livigno e Passo Spluga. C’è la rossa Michelin che conferma le prestigiose stelle ai tre locali che da anni mantengono elevato il loro standard qualitativo, ovvero Il Cantinone di Madesimo, La Prèsef di Mantello e il Lanterna Verde di Villa di Chiavenna. La mitica “rouge” attribuisce grande importanza anche a locande e trattorie dove il cibo è eccellente e lo è anche il rapporto qualità/prezzo. E qui a meritarsi il simpatico simbolo del Bib Gourmand sono 3 indirizzi doc della valle dell’Adda. l’Altavilla di Bianzone, l’Osteria del Crotto di Morbegno e il Fracia di Teglio. Ma forse l’apprezzamento più importante è quello inedito della “stella verde” che sempre la Michelin ha voluto assegnare a 13 ristoranti d’Italia che si sono segnalati per il grande impegno nella sostenibilità e nella lotta agli sprechi: bene, nella ristretta lista degli eletti c’è anche il “Lanterna Verde” di Roberto Tonola.

Curiosamente è la nuova Gambero Rosso edizione “Lombardia 2021” a mostrare una certa reticenza nel distribuire elogi e complimenti alla Valtellina e alla Valchiavenna. Due soli ristoranti riconosciuti degni di ottenere le “2 forchette” (ristorante “ottimo”) non sono gran cosa: si tratta del Cantinone e del Lanterna Verde (peraltro considerato l’“ambasciatore del territrorio” per l’intera provincia di Sondrio). E per fortuna nella stessa guida un paio di trattorie si meritano i “2 gamberi”, il Vecchio Combo di Bormio e l’Osteria del Benedet di Delebio. Poco male. Qualche soddisfazione arriva dalla guida 2021 “Osterie d’Italia” di Slow Food che dà spazio e visibilità all’Altavilla di Bianzone, al Trippi di Montagna di Valtellina, all’Osteria del Crotto di Morbegno e al “La Corna” di Teglio, salutato come il locale che sfoggia "la migliore versione della cucina valtellinese". A fare da sintesi pensa “Il Golosario Ristoranti del Gatti Massobrio” con le sue “corone radiose”: al Cantinone di Madesimo e a La Preséf di Mantello guidato dal bravo Gianni Tarabini ("creazioni di valore e servizio impeccabile"), al Trippi di Montagna di Valtellina con il suo apprezzato cuoco Gianluca Bassola ("piatti della tradizione realizzati con guizzi di creatività") e il Lanterna Verde che gli autori considerano "uno dei migliori ristoranti d’Italia".